La modalità manuale è un must, e questo vale anche per la messa a fuoco.
In 5 parole: Devi fare tutto da solo.
L’ultima cosa che vuoi che succeda, durante una lunga esposizione, è che la tua fotocamera decida che la scena non è abbastanza nitida. Fidati, non vuoi che succeda.
Un altro must per gli Astrofotografi è scattare in RAW. Fare questo ti aiuterà moltissimo in post-produzione, perchè gli scatti in RAW contengono tutta l’informazione registrata dal sensore.
Un’altra impostazione spesso trascurata, che si trova nella maggior parte delle DSLR, è il “Blocco dello Specchio“, perchè alla fine di ogni scatto lo specchio oscilla su e giù e questo può crearti diversi problemi.
Ricorda di impostare il bilanciamento del bianco per la luce del giorno così da facilitarti la vita in post-produzione.
Se per esempio devi fotografare la Via Lattea, devi esporre il cielo, non il primo piano. Concentrandoti su quest’area, sarà molto più facile trovare le migliori impostazioni per scattare.
L’apertura del diaframma, dovrebbe essere impostata su f/2,8 o qualcosa di simile, così da:
- Far entrare la maggior parte della luce nell’obiettivo,
- Ridurre il tempo di esposizione
- Ridurre la possibilità di trovare scie stellari indesiderate.
Puoi impostare l’ISO come preferisci, ma ricorda questo: con un ISO basso farai scatti di miglior qualità, con un ISO alto invece avrai più grana e rumore.
Dopo aver applicato la regola dei 500 per calcolare la durata dell’esposizione, l’ISO a parer mio dovrebbe essere l’ultima cosa di cui preoccuparti.