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Guida Definitiva: Il Miglior Telescopio Astronomico del 2022
- 09/02/2020
- 23:27
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- 09/02/2020
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Se guardando il cielo ti sei mai chiesto cosa c’è la fuori, non sei solo, ogni giorno migliaia di astronomi amatoriali afferrano il loro telescopio e osservano, a bocca aperta, il cielo stellato chiedendosi le stesse domande.
L’universo è un posto molto grande, cosparso di pianeti, stelle, nebulose e galassie e pensa che, nonostante sia solo una piccola tacca sulla scala cosmica, la galassia della Via Lattea di stelle ne contiene oltre 100 miliardi.
Con il miglior telescopio astronomico del 2022, tutte le meraviglie dello spazio saranno sicuramente alla tua portata.

Rispondere alla domanda "Qual'è il miglior telescopio astronomico?" non è possibile, ma rispondere a "Qual'è il miglior telescopio astronomico per me?" invece si. Per aiutarti, noi di Astronomia365 abbiamo scelto 16 telescopi, i migliori del loro tipo e della loro fascia di prezzo, ma ora, tocca a te scegliere quello più adattato alle tue esigenze.
Buona Lettura!
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I telescopi sono strumenti ottimi per osservare le galassie, le nebulose e le stelle, ma sono altrettanto utili per guardare i pianeti e, con un obiettivo di alta qualità, potrai osservare chiaramente quasi tutti i pianeti del sistema solare.
Ed è per questo motivo che decidere “qual è il miglior telescopio astronomico per me” è la decisione più importante che puoi prendere come astronomo, fidati, ti risparmierai molte delusioni più in là.
Ma non avere paura! La nostra guida definitiva al miglior telescopio astronomico del 2022 ti aiuterà a fare la scelta perfetta per le tue esigenze…e il tuo budget.
I telescopi di questa lista hanno un prezzo che va dalle poche centinaia fino a qualche migliaio di euro e per farti trovare subito ciò che cerchi, li abbiamo anche suddivisi in categorie di tipo e di costo.
Quale Telescopio Astronomico Scegliere?
Il mondo dell’Astronomia amatoriale è vasto, molto vasto e sappiamo bene che pur avendo scritto questa guida all’acquisto da 16 telescopi, potresti comunque non avere le idee ben chiare su quale scegliere.
È assolutamente normale non sapere che tipo di telescopio astronomico acquistare:
- Quanto dev’essere grande l’apertura?
- Cos’è la lunghezza focale?
- Che differenze ci sono fra rifrattore, riflettore e catadiottrico?
Queste sono solo alcune domande che ti ronzano per la testa vero?
Se hai dei dubbi, abbiamo scritto due articoli proprio per aiutarti a schiarire le idee, ti consigliamo di leggerle prima di continuare, ovviamente, non è necessario per leggere questa guida, ma approfondire per poter capire meglio non fa mai male giusto?
Se invece stai cercando il tuo primo telescopio, questa è la guida all’acquisto che fa per te.
Miglior Telescopio Astronomico del 2022 - Tabelle Comparative
Clicca su qualsiasi telescopio astronomico nelle tabelle sottostanti per saltare direttamente alle recensioni dettagliate e individuali, oppure continua a scorrere questa pagina.
MIGLIOR TELESCOPIO ASTRONOMICO ECONOMICO
Rifrattore | Riflettore | Dobson | Catadiottrico |
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MIGLIOR TELESCOPIO ASTRONOMICO PER DILETTANTI
Rifrattore | Riflettore | Dobson | Catadiottrico |
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MIGLIOR TELESCOPIO ASTRONOMICO PER ASTROFILI
Rifrattore | Riflettore | Dobson | Catadiottrico |
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MIGLIOR TELESCOPIO ASTRONOMICO PROFESSIONALE
Rifrattore | Riflettore | Dobson | Catadiottrico |
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Il Miglior Telescopio Astronomico Economico del 2022
Tutti i telescopi astronomici consigliati in questa sezione non costano più di 300€. Quest’ultimi sono ottimi per cominciare e sono più che sufficienti per far iniziare ai bambini il loro viaggio nell’Astronomia.
(Se hai intenzione di spendere meno di 200€ ti consiglio di acquistare un binocolo e non un telescopio)
In questa fascia di prezzo, scoprirai che i produttori hanno investito la maggior parte dei costi di produzione nell’apertura. Questa è una buona notizia, perché così potrai comprare telescopi di tutto rispetto come il telescopio Orion SkyQuest Dobsonian da 150 mm o il Celestron PowerSeeker da 127 mm, ma ciò vuol dire anche che il resto dell’attrezzatura fornita non sarà eccellente.
Le montature tendono ad essere più deboli e a soffrire di più per le vibrazioni. È probabile che qualsiasi oculare fornito sia di una bassa qualità del tipo Kellner, ed è probabile anche che il cercatore sia semplicemente un cercatore col puntino rosso.
Nonostante questo, il miglior telescopio astronomico economico può darti una vista maestosa del cielo notturno. Ed ecco la buona notizia per te, non c’è bisogno di spendere migliaia di euro per un telescopio astronomico professionale per ottenere una buona immagine.
Basta trovarne uno con le caratteristiche giuste.
La maggior parte dei migliori telescopi economici possono creare un’immagine chiara e nitida degli anelli di Saturno o dei crateri lunari.
Alcuni, possono anche creare immagini nitide di corpi celesti molto più lontani. Quindi, quando sceglierai il miglior telescopio economico, per essere sicuri, prima dovrai analizzare queste tre cose: il costo, l’ottica e la semplicità d’installazione.
A questi prezzi l’Astronomia è quasi totalmente incentrata sugli oggetti più luminosi e più accessibili come: la Luna, i pianeti e gli oggetti più luminosi dello spazio profondo come la Nebulosa di Orione, la Galassia di Andromeda e le Pleiadi…
…Ma tutto questo è normale e alla fine sarà più che sufficiente per farti appassionare al cielo notturno, mentre risparmi per un miglior telescopio astronomico.
Miglior Telescopio Astronomico Economico - Recensioni
RIFRATTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Rifrattore
- Tecnica di Fabbricazione: Achromat
- Apertura (mm): 102
- Lunghezza Focale (mm): 600
- Rapporto d’Apertura (f/): 5,9
- Potere di Risoluzione: 1,13
- Valore Limite (mag): 11,8
- Capacità di Raccolta della Luce: 210
- Max Ingrandimento Utile: 204
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Cremagliera
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Demoltiplicazione: Senza
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Altazimutale
- Inseguimento: NO
- Materiale:Acciaio
- Tipo: Treppiede
- Vassoio Portaoggetti: Si
- Oculari 1,25″: 26mm, 9mm, 6,3mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Ottica Girevole: Prisma di Amici 1,25″-90º
- Lente di Barlow: 2x
- Tappo Anticondensa: Si
- Raccordo Filettato per Treppiede Fotografico: Si
- Slitta a Coda di Rondine: Vixen-Style
- Software: AutostarSuite
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: NO
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Meade Infinity 102 AZ
Il miglior telescopio astronomico economico che abbiamo scelto tra i rifrattori è l’Infinity 102AZ della Meade Instrument, il più grande della gamma Infinity (50 mm, 60 mm, 70 mm, 80 mm, 90 mm) della Meade.
Senza aspettare un altro secondo iniziamo subito la recensione del Meade Infinity 102AZ!
Per questo Meade dovresti pagare circa 279€ un risparmio significativo (500€) sul Celestron Omni qua sotto che è molto simile (il miglior telescopio astronomico economico per dilettanti).
La ragione per cui la Meade può vendere questo cannocchiale ad un prezzo così basso è la montatura, che è l’altazimutale meno robusta e più economica da realizzare.

Il Meade Infinity 102 AZ è, come suggerisce il nome, un rifrattore acromatico da 102 mm.
Con un rapporto focale di f/5.9, probabilmente ti aspetterai che il telescopio Meade Infinity 102 AZ sia un po’ aberrante dal punto di vista cromatico e in effetti hai ragione.
Sopra la terza magnitudine, ci sono aloni viola o verdastri sulla Luna, sui pianeti e sulle stelle.
Le fasce di nubi di Giove sono visibili ma non hanno un ottimo contrasto, e la Divisione di Cassini negli anelli di Saturno, di solito un obiettivo semplice per un rifrattore da 102 mm in buone condizioni, è difficile da vedere, anche con buone condizioni di osservazione.
Per essere un rifrattore veloce, le immagini sono accettabili ma non grandiose.
Vorrei dare la colpa, delle deludenti immagini dei pianeti, al veloce rapporto focale di questo Meade, ma sospetto che qui siano in gioco altri problemi, nonostante questo però, il miglior telescopio economico rifrattore del 2022 è molto buono per osservare il cielo profondo.
Ma per le osservazioni lunari e planetarie ad alta risoluzione, ti consiglierei qualcos’altro.
Detto questo, le immagini di ammassi aperti e nebulose che puoi osservare con questo piccolo telescopio sono molto belle e la montatura altazimutale rende il tutto molto più semplice.
Ci si può divertire molto con questo telescopio astronomico sotto cieli decenti, soprattutto se puoi mettere le mani su un filtro per il cielo profondo come l’Omegon DeepSky 1,25″.

Il suo scudo anti rugiada è in plastica dura e non è molto scuro, levigandone l’interno con della carta vetrata ruvida e dipingendolo a spruzzo con un ulteriore strato di nero, migliorerai notevolmente il contrasto dell’immagine.
L’Infinity 102 ha un focheggiatore a cremagliera da 2″, realizzato per lo più in metallo. Anche se in effetti è abbastanza robusto da contenere oculari da 2″, l’utilizzo di questa configurazione ti darà alcuni problemi di cui ti parlerò nella sezione della montatura.
Gli Accessori del Meade Infinity 102 AZ
L’Infinity 102 viene fornito con tre oculari: 26 mm (23x), 9 mm (67x), e 6,3 mm (95x) Achromat modificati. Il 26 mm e il 9 mm funzionano bene, ma il 6,3mm è piuttosto scomodo da usare e non è sicuramente il più nitido. Questo telescopio astronomico viene fornito anche con un Barlow 2x, che è più che funzionale.
Come tutti i telescopi Meade della gamma Infinity, l’Infinity 102 viene fornito con un’ottica girevole da 1,25″, un “prisma di Amici” diagonale eretto, per lo più in plastica. Questa diagonale funziona bene, ma la trasmissione della luce lascia un po’ a desiderare e, ha qualche problema di diffrazione osservando oggetti luminosi.
Inoltre ha un certo problema di vignettatura con oculari a bassa potenza, come quello da 26 mm in dotazione. Sarebbe di gran lunga preferibile un prisma standard.
Per finire, l’Infinity 102 include un cercatore a punto rosso, in plastica, alimentato a batteria. Questo tipo di cercatore non è proprio comodo se usato con telescopi manuali, perché è difficile localizzare gli oggetti del Deep-Sky con essi, ma l’ampio campo visivo dell’Infinity compensa bene questo problema.
La Montatura Infinity AZ

Il design della montatura Infinity è molto più simile ad un treppiede fotografico che ad una vera montatura astronomica.
Si fissa al tubo ottico Infinity usando una vite da 1/4 20, che si infila in un foro nella piastra a coda di rondine in stile Vixen del cannocchiale e, il punto di perno per l’altitudine si trova sotto il tubo ottico piuttosto che sullo stesso piano.
Questo comporta alcuni problemi di bilanciamento quando il telescopio astronomico è quasi in verticale, ma potrai sempre bloccare un po’ l’asse dell’altitudine per risolvere questo problema.
E purtroppo questo dovrai farlo praticamente sempre, visto che il cannocchiale è leggermente inclinato all’indietro anche con gli oculari e la diagonale in dotazione, questo perché la Meade ha messo la coda di rondine troppo in avanti.
La montatura Infinity ha molte parti in plastica, ma non c’è niente di particolarmente fragile e le sezioni più importanti sono in metallo. C’è anche un’utilissima e grande manopola per la panoramica e l’inclinazione del miglior telescopio economico fra i rifrattori, veramente una bella comodità.
Le gambe del treppiede in acciaio inossidabile inoltre vibrano un pò, ma non è nulla di troppo problematico.
Nel complesso la montatura Infinity è molto più che accettabile per un telescopio economico costruito per chi deve iniziare o per chi è principiante, è sicuramente molto meglio e più facile da usare di una montatura economica come l’EQ1 o l’EQ2.
Il Verdetto della Recensione del Meade Infinity 102 AZ
Tutto sommato il Meade Infinity 102AZ è un ottima scelta. Non a caso l’abbiamo scelto come il miglior telescopio economico fra tutti gli altri rifrattori.
Ha qualche problema di stabilità ma niente di troppo grave e non è l’ideale per osservazioni planetarie, ma è sicuramente adatto per osservare il Deep-Sky, grazie al suo ampio campo visivo.
Detto questo, concludiamo così la recensione del Meade Infinity.
- PRO
- CONTRO
- Ottimo Rapporto Qualità-Prezzo
- Adatto per un Principiante
- Campo Visivo molto Ampio
- BONUS: Software con Più di 10.000 Oggetti Celesti
- Montatura Altazimutale Poco Robusta
- Oculari di Bassa Qualità
- Non Adatto per l'Osservazione Planetaria ad Alta Risoluzione
RIFLETTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 130
- Lunghezza Focale (mm): 900
- Rapporto d’Apertura (f/): 6,9
- Potere di Risoluzione: 0,88
- Valore Limite (mag): 12,4
- Capacità di Raccolta della Luce: 350
- Max Ingrandimento Utile: 260
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Cremagliera
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Tecnica di Fabbricazione: EQ-2
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Equatoriale
- Inseguimento: NO
- Materiale:Alluminio
- Tipo: Treppiede
- Oculari 1,25″: 25 mm, 10 mm
- Cercatore: 6×30
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion SpaceProbe 130 EQ-2
Il miglior telescopio astronomico nella categoria dei riflettori economici è il newtoniano: SpaceProbe 130/650 della Orion.
Costa esattamente 280€, per questo motivo e, per le eccelse qualità, è un telescopio astronomico molto, molto popolare tra i principianti.
Iniziamo subito la recensione dell’Orion SpaceProbe 130ST.
Con un rapporto focale di f/5, il miglior telescopio economico rifrattore offre una bella vista ad ampio raggio, anche se con con quale problemino ma niente di cui preoccuparsi.
Lo specchio primario è fatto di lastre di vetro e, sia lo specchio primario che quello secondario, ovviamente, sono collimabili.
Non so per quale malsano motivo, ma l’Orion ha coperto il retro della cella dello specchio primario con un’inutile lastra metallica che “nasconde” le viti di collimazione, ostacolando anche il raffreddamento: deve essere rimosso con un cacciavite Philips a croce.
Gli Accessori dell'Orion SpaceProbe 130 EQ-2
Insieme allo SpaceProbe 130 riceverai anche degli oculari Sirius Plossl da 25 mm (26x) e 10 mm (65x), decisamente molto meglio degli economici Kellner/Achromat modificati, forniti di solito con i telescopi più economici.
La SpaceProbe usa un cercatore ottico 6×30, un’altra differenza rispetto ai cercatori a punto rosso che si trovano spesso su molti telescopiper principianti.
Un cercatore 6×30 ti mostrerà più stelle di quante ne puoi vedere con un cercatore a un punto rosso (rendendo quindi più facile trovare i tuoi obiettivi), ma purtroppo è scomodo osservare con questo telescopio astronomico e inoltre le immagini che vedrai saranno capovolte.
Magari per te questo non è un problema così grave, ma è comunque scomodo dover ribaltare anche le tue carte stellari iniziali.
La Montatura dell'Orion SpaceProbe 130 EQ-2

La montatura dell’Orion SpaceProbe 130ST è una montatura equatoriale tedesca, chiamata EQ-2.
L’EQ-2 fa bene il suo lavoro con il 130ST, ma non è proprio una montatura stabile, soprattutto se si estendono le gambe del treppiede ad una certa altezza.
A differenza dei telescopi/montature più costosi, invece di una coda di rondine Vixen e una sella, gli anelli tubolari del 130ST si fissano solamente con un bullone, direttamente all’EQ-2.
Il vantaggio principale di una montatura equatoriale è che, rispetto ad un telescopio altazimutale/dobsoniano, seguire il cielo è molto più semplice. Ti basta ruotare il cavo di controllo a rallentatore AR di tanto in tanto o installare un motore.
Puoi acquistare un motore AR per tenere le mani libere dal telescopio astronomico, ma funzionerà abbastanza bene solo per osservare, perché per l’Astrofotografia non è abbastanza preciso.
In realtà inseguire manualmente anche a 250x non è davvero un problema grazie ai cavi di controllo a rallentatore della montatura.
I cerchi graduati sull’EQ-2 sono troppo piccoli e imprecisi per essere utili e in effetti sono puramente decorativi, come sulla maggior parte delle moderne montature equatoriali.
La montatura non ha un cercatore polare, quindi un allineamento polare preciso è molto difficile, ma se devi solo osservare non è assolutamente un gran problema ma se vuoi Astrofotografare invece si.
L'Orion SpaceProbe 130 EQ-2 va bene per l'Astrofotografia?
Allora, cosa puoi fare in campo astrofotografico con il miglior telescopio economico riflettore?
Una fotocamera DSLR è troppo da gestire per il focheggiatore e la montatura, quindi l’Astrofotografia del Deep-Sky è assolutamente fuori questione, ma comunque avresti bisogno di un’autoguida o simili per fare delle buone immagini e lo SpaceProbe non può ospitare queste cose.
Sei limitato alla Luna e ai pianeti e, per questo dotrai usare un CCD in stile webcam come questa fotocamera Celestron NexImage.

Oltre ad un buon computer e una buona fonte di energia, avrai bisogno anche di un Barlow 3x o 5x per portare lo SpaceProbe ad una lunghezza focale ottimale, dei Barlow così potenti sono troppo per osservare, ma il rapporto focale ottimale per l’Astrofotografia planetaria è f/15 a f/25.
Inoltre, la montatura deve essere allineata con precisione per l’inseguimento, così da riuscire a mantenere il tuo bersaglio nel (minuscolo) campo visivo della telecamera, che, come ti avevo detto prima, è piuttosto difficile senza un cercatore polare.
In poche parole, l’Astrofotografia planetaria può essere fatta con lo SpaceProbe 130ST, ma ti costerà più del telescopio astronomico per riuscirci e, sarai fortemente limitato dalla sua montatura economica e dall’apertura di “soli” 130 mm.
Il Verdetto della Recensione dell'Orion SpaceProbe 130ST
Abbiamo scelto l’Orion SpaceProbe 130ST come miglior telescopio economico riflettore, perché è semplicemente, ottimo.
Ovviamente, come ogni cosa ha dei difetti come: la montatura e le sue capacità astrofotografiche.
Ma entrambe non sono di certo difetti così problematici per un principiante.
Un suo punto a favore sono sicuramente gli accessori, di gran lunga migliori rispetto a quelli forniti di solito insieme ai telescopi in questa fascia di prezzo.
Se vuoi proprio avere un riflettore, questo è sicuramente un’ottimo telescopio astronomico, ma personalmente lo considero un pò troppo costoso.
Perché per lo stesso prezzo (299€), potresti comprarti un telescopio astronomico dobson da 150 mm. Ripeto però, se vuoi assolutamente un riflettore, economico e più che funzionale, l’Orion SpaceProbe da 130 mm è ciò di cui hai bisogno.
- PRO
- CONTRO
- Buon Rapporto Qualità-Prezzo
- Montatura EQ-2 Buona per Osservare
- Ottimi Accessori Inclusi
- Allo stesso prezzo potresti comprare un Dobson da 150 mm
- L'Astrofotografia è praticamente impossibile
- Assemblaggio un po' Complicato
DOBSONIANO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 150
- Lunghezza Focale (mm): 1200
- Rapporto d’Apertura (f/): 8
- Potere di Risoluzione: 0,77
- Valore Limite (mag): 12,7
- Capacità di Raccolta della Luce: 460
- Max Ingrandimento Utile: 300
- Peso del Tubo (Kg): 6,1
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Lunghezza del Tubo (mm): 1156
- Tecnica Di Fabbricazione: Cremagliera
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Tecnica di Fabbricazione: Dobson
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Dobson
- Inseguimento: NO
- Materiale: Legno
- Tipo: Rockerbox
- Oculari 1,25″: SPL 25mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion SkyQuest XT6
Ti ricordi che nella recensione dell’Orion SpaceProbe qua sopra, ti avevo detto che allo stesso prezzo (299€) avresti potuto comprare un Dobson da 150 mm? Bene, stavo parlando proprio di questo bestione qui:
L’Orion SkyQuest XT6, il miglior telescopio economico dobsoniano del 2022.
Iniziamo la recensione dell’Orion Skyquest XT6 con un tuffo nel passato…
L’XT6 (e la sua variante Plus) è un riflettore Dobson con rapporto focale di f/8 da 150 mm di apertura, uno standard comune per i telescopi astronomici del secolo scorso.
Se tu fossi andato a Stellafane negli anni 20’, indovina che tipo di telescopio era il più popolare fra quelli fatti in casa? Un riflettore da 150 mm f/8.
Negli anni 50’, qual era il telescopio amatoriale “serio” venduto da Edmund e Criterion? Un riflettore da 150 mm f/8.
Quando la Meade fu fondata negli anni 70’, qual era il loro prodotto più popolare? Un riflettore da 150 mm f/8.
Quando iniziò la rivoluzione dobsoniana, cosa consigliavano di fare per prima i primi libri sul “Telescopio fai da te”? Un riflettore da 150 mm f/8.

Il motivo per cui il telescopio riflettore da 150 mm con rapporto focale di f/8 è stato così onnipresente, per cui è forse anche uno fra i migliori telescopi per principianti, è perché, semplicemente, funziona bene, molto bene.
Uno specchio primario parabolico da 150 mm f/8 è molto facile da realizzare e, il suo tubo è lungo solo 122 cm, il che lo rende abbastanza portatile e mantiene l’oculare ad un’altezza confortevole.
Infine, con un rapporto focale di f/8 non hai bisogno di preoccuparti di fare una collimazione ultra-precisa o delle aberrazioni causate da oculari economici e di dubbia qualità.
Il focheggiatore di entrambe le varianti dell’Orion SkyQuest XT6, è una cremagliera da 1,25″ interamente in plastica. Anche se funzionale, il focheggiatore purtroppo si danneggia facilmente. Questo, insieme al cercatore a punto rosso, è uno dei due più “grandi” problemi dell’XT6.
Gli Accessori dell'Orion Skyquest XT6
L’XT6 classico viene fornito con un solo oculare: un Plossl da 25 mm (ingrandimento 48x).
Anche se buono, avrai bisogno di uno o due oculari ad alta potenza in più.
Con l’XT6 Plus avrai in più: un Plossl da 10 mm (ingrandimento 120x) e un Barlow 2x, un set di partenza più che decente.
Il cercatore a punto rosso incluso, funziona ma non ti aspettare grandi cose.
Ma se hai intenzione di osservare il Deep-Sky un cercatore 9×50 è una scelta decisamente migliore, però purtroppo questo cercatore costa parecchio, potresti spendere benissimo i tuoi soldi in altri accessori.
Infine, con la versione Plus ricevi in più anche un filtro solare, utile e comunque sempre una bella aggiunta.
La Montatura dell'Orion SkyQuest XT6
L’Orion SkyQuest XT6 classico utilizza delle molle di correzione, per un bilanciamento (in teoria) più semplice se stai usando degli oculari pesanti, ma senza un focheggiatore da 2″ è improbabile che dovrai usare quest’ultimi, fatto sta che comunque funziona che è una meraviglia.
La versione Plus sostituisce queste molle con un sistema più convenzionale basato sull’attrito, che è sia un miglioramento che un peggioramento, dipende a chi lo chiedi.
La montatura dell’XT6 è costituita da un pannello truciolare melaminico. Non solo è pesante, ma se la melamina viene danneggiata il tutto si deforma rapidamente e marcisce.
Per fortuna, puoi facilmente costruirti la tua base in compensato oppure puoi comprarla direttamente da terzi, se questa dovesse mai diventare un problema.
La montatura della versione Plus è più leggera grazie a dei ritagli, ma a lungo termine la soluzione migliore è sicuramente acquistare una nuova base.
Però, premettendo che te ne prenderai cura e il peso per te non è un problema, la montatura in dotazione va benissimo, e si monta facilmente e comodamente in un paio di minuti.
Cosa puoi osservare con l'Orion SkyQuest XT6?
Anche se sei in periferia, un telescopio da 150 mm rimane comunque una bestia vera e propria.
Tritone, il satellite di Nettuno, può essere individuato.
Le bande di Saturno, la divisione di Cassini ed anche diversi satelliti per te saranno saranno una passeggiata, un pò di meno i satelliti di Giove.
I più piccoli crateri visibili della Luna sono grandi circa un chilometro e mezzo. Marte invece, ti mostrerà diversi margini scuri e la sua calotta di ghiaccio.
La nebulosa di Orione inizia a mostrare una leggera colorazione verdastra con il miglior telescopio economico dobsoniano, e in qualche modo potresti anche includere gli ammassi globulari.
Molte nebulose planetarie, alcune delle quali hanno una leggera colorazione verdastra o bluastra, possono essere individuate.
Sotto cieli scuri, potrai osservare i bracci a spirale di M51, oltre ad altre diverse centinaia di galassie, alcune delle quali veramente, ma veramente, mozzafiato.
Il Verdetto Finale della Recensione dell'Orion SkyQuest XT6
Il miglior telescopio economico dobson del 2022, nel complesso, è ottimo sia per un principiante che per un Astronomo già “esperto”.
L’Orion SkyQuest XT6 è uno strumento estremamente semplice da usare, perciò è sicuramente uno dei telescopi meno complicati e stressanti da avere perché:
- Non devi fare nessun allineamento polare.
- Non ci sono batterie.
- Non ci sono cavi.
- Non devi calibrare il GoTo.
- Non serve una collimazione precisa.
Non devi preoccuparti:
- Della rugiada.
- Della qualità dei tuoi oculari.
- Di avere un ernia a forza di sollevarlo.
Basta che:
- Posizioni il telescopio sulla base.
- Metti a posto le molle
- Regoli al volo la collimazione
- E basta, sei pronto ad osservare.
Non importa quanti anni hai o se sei inesperto, l’XT6 puoi usarlo lo stesso senza problemi.
Con questo, concludo ufficialmente la recensione del fantastico Orion SkyQuest XT6.
- PRO
- CONTRO
- L'Apertura più Ampia in Questa Fascia di Prezzo
- Prezzo Veramente Vantaggioso
- Facilissimo da Usare
- Lungo ed Ingombrante
- L'Astrofotografia non è Possibile
- Cercatori ed Oculari molto Modesti
CATADIOTTRICO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Maksutov
- Apertura (mm): 90
- Lunghezza Focale (mm): 1250
- Rapporto d’Apertura (f/): 13,9
- Potere di Risoluzione: 1,28
- Valore Limite (mag): 11,6
- Capacità di Raccolta della Luce: 170
- Max Ingrandimento Utile: 180
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Lunghezza del Tubo (mm): 254
- Materiale del Tubo: Alluminio
- Diametro dello Specchio Secondario (mm): 29
- Ostruzione dello Specchio Secondario: 10
- Tecnica Di Fabbricazione: Filetto ETX
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Tecnica di Fabbricazione: Dobson
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Dobson
- Inseguimento: NO
- Materiale: Legno
- Tipo: Rockerbox
- Oculari 1,25″: 25mm, 10mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 1,25″-45º
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: NO
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion StarMax 90 mm
Se consideriamo il rapporto apertura-prezzo, i telescopi catadiottrici sono i più costosi. Questo è il motivo per cui non ci sono “veri e propri” catadiottrici disponibili nella fascia “economica“.
Ma, visto che comunque vogliamo fornire un’opzione anche in questa fascia di prezzo, abbiamo scelto l’Orion StarMax 90 mm Maksutov-Cassegrain come il nostro miglior telescopio economico catadiottrico dell’anno.
Iniziamo la recensione.
Il tubo ottico è lo stesso del Celestron C90, sempre un Maksutov-Cassegrain da 90 mm con rapporto focale di f/13,9.
L’unica differenza fra i due? L’accattivante verniciatura color rosso rubino e un cercatore a punto rosso al posto del normale cercatore lineare fornito con il C90.

Lo StarMax 90 ha 3 viti di collimazione a testa esagonale che possono essere usati per collimare quando serve, anche se, onestamente, è molto raro che un Maksutov-Cassegrain debba essere ri-collimato.
Una volta per sbaglio mi era caduto da circa 1 metro e mezzo di altezza e non si è fatto quasi nessun graffio. Questo è certamente una prova della qualità costruttiva dello Starmax 90 mm.
Le immagini della Luna e dei pianeti attraverso lo StarMax 90 sono eccezionali, anche se in questo caso la montatura ti darà alcuni problemi (te ne parlerò più avanti).
La Grande Macchia Rossa di Giove, anche se attualmente ha le dimensioni più piccole di sempre, può essere vista, così come la Divisione Cassini negli anelli di Saturno e circa 30 crateri nel cratere Clavius della Luna, insieme a molti altri interessanti obiettivi.
Anche le stelle doppie sono divertenti da guardare con questo telescopio.
Purtroppo però, a causa del lento rapporto di focale di f/13,9 dello Starmax 90 e della sua apertura, per il Deep-Sky, ti dovrai limitare agli oggetti più luminosi.
Come molti altri telescopi astronomici, il tubo ottico StarMax 90 ha un’attacco a coda di rondine in stile Vixen con fori da 1/4 20, questo vuol dire che puoi fissarlo su qualsiasi montatura compatibile con una coda di rondine Vixen, oppure, direttamente su un treppiede fotografico.
Gli Accessori dell'Orion Starmax 90 mm
Lo Starmax 90mm viene fornito con due oculari: Un Kellner da 25 mm (50x) e un Kellner da 10 mm (125x).
Visto il rapporto focale di f/13,9 sono più che accettabili e il 10 mm fornisce un ampio ingrandimento per l’osservazione planetaria.
Lo StarMax è dotato anche di un cercatore a punto rosso e di un prisma a stella, diagonale, da 1,25” e 45º.
La Montatura dell'Orion Starmax 90 mm
La montatura da tavolo dello StarMax è la stessa montatura Dobson fornita con i telescopi da tavolo più economici, che sono quasi sempre riflettori newtoniani.
Tuttavia, le lunghezze focali più corte di questi cannocchiali li rendono più adatti per l’uso a bassa potenza e a largo campo, dove la capacità di regolare con precisione il movimento e la posizione del cannocchiale non è così cruciale.
Ma, una montatura Dobson da tavolo, priva di controlli slow-motion o di dimensioni fisiche sufficientemente grandi per poter fare le regolazioni, in modo preciso e facile, può essere frustrante e noiosa da usare con uno strumento (principalmente) ad alta potenza come lo StarMax 90.
Per colpa del design compatto dello StarMax e del tubo corto, è molto difficile regolare con precisione, perché è più complicato usare il tubo ottico come leva per far ruotare lo strumento.
Detto questo però, la montatura non è terribile, ma non è certamente la migliore che poteva essere fornita per il design del miglior telescopio economico catadiottrico.
La montatura Dobson da tavolo dello StarMax, ha un foro di 1/4 20 nella parte inferiore che permette di fissare il telescopio astronomico ad un treppiede fotografico, utilissimo se per esempio il tavolo non lo vuoi usare.
Ma assicurati che il treppiede fotografico sia bello robusto perché il cannocchiale pesa 2,94 kg.
Il Verdetto Finale della Recensione dell'Orion Starmax 90
Sarò sincero, l’Orion Starmax 90 mi piacerebbe se il prezzo (209€) fosse un po’ più basso, viste le sue carenze per quanto riguarda la scelta della montatura.
Per lo stesso prezzo, potresti comprarti un Dobson da tavolo pure più grande, che sarà molto meno frustrante da usare e probabilmente ti darà anche risultati migliori, a livello di immagine.
Detto questo, non è una cattiva scelta, se no non sarebbe in questa guida definitiva per “Il miglior Telescopio Astronomico del 2022” e se lo vuoi per un motivo particolare, se ne hai l’occasione non lasciartelo sfuggire.
La nostra opinione conclusiva è che se lo compri per iniziare nel campo dell’astronomia, l’opzione migliore è spendere un pò di più per l’Orion XT6 qua sopra.
Se proprio devi avere un catadiottrico, risparmia un pò di più per il NexStar 4SE, migliore quasi in ogni aspetto e decisamente più soddisfacente a lungo termine.
Concludo la recensione dell’Orion StarMax 90 dicendo che: è un buon telescopio astronomico, solo che non è il migliore della sua fascia di prezzo.
- PRO
- CONTRO
- Piccolo e Facile da Trasportare
- Lunghezza Focale molto Elevata
- Facile da Usare
- Apertura molto Piccola
- Bassa Capacità di Raccolta della Luce
Il Miglior Telescopio Astronomico per Dilettanti del 2022
I telescopi astronomici di questa fascia di prezzo e i telescopi qui sopra sono entrambi adatti a chi ha già iniziato (da poco), a chi deve ancora iniziare e soprattutto a chi ama osservare il cielo senza troppe pretese e senza spendere molto.
La differenza sostanziale fra le due fasce, oltre al prezzo, sta nella qualità dei cannocchiali.
A questo livello avrai un telescopio astronomico veramente ottimo per un dilettante. Sappi però che ci saranno dei compromessi tra le dimensioni dell’apertura e la qualità dell’attrezzatura, poichè la maggior parte dei produttori sacrificherà la qualità degli accessori (montature, oculari) per dare al telescopio più capacità di raccolta della luce possibile.
Parlando di grandi aperture, sotto troverai telescopi come l’Orion Astroview da 150 mm e l’Orion Skyquest da 203. Ma se stai cercando un telescopio catadiottrico “GoTO” allora ti consigliamo il NexStar 4SE, non a caso una delle scelte più popolari in questa fascia di prezzo, se invece vuoi un telescopio astronomico da usare sia per l’osservazione planetaria che per il Deep-Sky, ti basta leggere la recensione del Celestron Omni XLT 120 proprio qua sotto.
Miglior Telescopio Astronomico per Dilettanti - Recensioni
RIFRATTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Rifrattore
- Tecnica di Fabbricazione: Achromat
- Apertura (mm): 120
- Lunghezza Focale (mm): 1000
- Rapporto d’Apertura (f/): 8,3
- Potere di Risoluzione: 0,96
- Valore Limite (mag): 12,2
- Capacità di Raccolta della Luce: 290
- Max Ingrandimento Utile: 240
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Lunghezza del Tubo (mm): 1016
- Peso del Tubo (Kg): 5,67
- Rivestimento: Starbright XLT
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Tecnica di Fabbricazione: CG-4
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Equatoriale
- Inseguimento: NO
- Materiale: Acciaio
- Tipo: Treppiede
- Oculari 1,25″: 25mm
- Cercatore: 6×30
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 1,25″-45º
- Software: TheSky
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Possibile ma non consigliato
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Celestron Omni XLT 120
Tutti i telescopi astronomici Omni XLT di Celestron offrono un fantastico rapporto qualità/prezzo (775€), e il rifrattore Omni da 120 mm f/8 non fa eccezione.
Il 120mm f/8 è la (perfetta) via di mezzo fra il lungo modello da 102mm f/10 che è destinato principalmente all’uso planetario e, il rifrattore da 150mm f/5, che in pratica è adatto solo per osservare il cielo profondo a causa del corto rapporto focale e l’alta quantità di aberrazione cromatica.
Ed è proprio per questo suo equilibro che abbiamo scelto il Celestron Omni XLT da 120 mm come il miglior telescopio astronomico rifrattore per dilettanti. Iniziamo la recensione?
L’Omni XLT 120 è un rifrattore da 120 mm (4,7″ pollici ) di apertura con un rapporto focale di f/8,3.
A questa apertura e a questo rapporto focale, c’è una quantità piuttosto significativa di aberrazione cromatica, ma potrai comunque osservare la Luna e i pianeti in modo eccellente.
Noterai frange di colore su qualunque cosa più luminosa della terza magnitudine, ma le viste ad alta potenza non sono un problema e le immagini rimarranno intatte, proprio come accade con gli achromat più veloci/costosi.
La qualità dell’ottica è di prim’ordine, soprattutto per un achromat così economico.
L’obiettivo, se serve, è collimabile e, non c’è plastica in qualsiasi punto del cannocchiale.
L’Omni 120 ha un focheggiatore a cremagliera da 2″, tutto in metallo.
Anche se molto buono, con questo focheggiatore è spesso difficile mettere a fuoco, con precisione, ad alti ingrandimenti e può scivolare se c’è troppo peso.
Io lo cambierei con un focheggiatore Moonlite o Feathertouch, ma già ti preavviso che entrambi hanno un costo considerevole.
L’Omni 120 si monta alla sua montatura CG-4 usando una coppia di anelli tubolari incernierati e una barra a coda di rondine Vixen.
È possibile utilizzare una DSLR per scattare foto astrofotografiche a largo campo, se la montatura CG-4 viene motorizzata.
Gli Accessori del Celestron Omni XLT 120
I telescopi Omni XLT sono tutti abbastanza spartani quando si tratta degli accessori inclusi.
Riceverai in dotazione un Plossl da 25 mm e un cercatore 6×30, così come uno specchio diagonale (prisma a stella) da 1,25”-45º.
Il Plossl da 25 mm è molto comodo e funziona abbastanza bene a bassa potenza, mentre il 6×30 è scomodo da usare e le viste sono piuttosto deboli.
Il prisma a stella incluso, è davvero funzionale ed è tutto ciò che ti serve se vuoi attaccare degli oculari da 1,25″.
Questi accessori sono sicuramente ottimi per iniziare, ma un prisma da 2″, un cercatore più grande e degli oculari in più sarebbero tutti certamente delle ottime aggiunte.
La Montatura del Celestron Omni XLT 120

Non confondere la montatura Omni CG-4 con il vecchio CG-4 nero che utilizza gambe in alluminio estruso e ha parti in plastica a basso costo.
L’Omni CG-4 è una montatura professionale di alta qualità, basata sull’Advanced VX.
È più o meno un Advanced VX senza parti elettroniche e con le gambe del treppiede più sottili, e dato che sono le parti elettroniche la causa principale delle lamentele per il VX, vuol dire che quello che ne rimane è una montatura veramente ottima, completamente in metallo e in grado di reggere fino a 9kg.
Se vuoi un’opinione personale, questa montatura (nella sua fascia di prezzo) è davvero una delle migliori montature manuali del momento.
Puoi aggiungere dei motori mono-assiali o bi-assiali, per l’inseguimento e la rotazione, così come puoi aggiungere anche un cercatore polare per un allineamento preciso.
Se vuoi, aggiungendo al CG-4 il GoTo, l’autoguida e un piccolo telescopio rifrattore apocromatico (come l’Omni), puoi anche fare un po’ di Astrofotografia.
L’unico difetto della montatura CG-4 sono le gambe corte del treppiede.
Con un rifrattore più corto dell’Omni, l’oculare sta un po’ troppo in basso anche con le gambe del treppiede allungate completamente.
Ovviamente potresti sempre acquistare un’estensione per le gambe a discapito del peso e della portabilità.
Il Celestron Omni XLT 120 va bene per l'Astrofotografia?
Anche se l’aberrazione cromatica dell’Omni 120 non è grave, potrebbe causarti qualche disagio durante l’osservazione, in particolare se vuoi fare Astrofotografia a cielo profondo.
In realtà, anche se tu aggiungessi un motore bi-assiale e un’autoguida all’Omni 120, la montatura CG-4, non è in grado di inseguire con sufficiente precisione per l’Astrofotografia a cielo profondo , soprattutto a causa del peso del tubo ottico e di tutto il resto.
In poche parole, l’Astrofotografia è possibile, ma non te la consiglio proprio.
Il Verdetto Finale della Recensione del Celestron Omni XLT 120
Il Celestron Omni XLT 120 è assolutamente una fantastica scelta, sia per l’osservazione planetaria sia per l’osservazione del Deep-Sky.
Lo consiglierei ad occhi chiusi sia ad un dilettante e sia ad un’astronomo esperto, avvertendo però che bisognerà acquistare degli accessori in più per sfruttare al massimo il suo potenziale, inoltre, è anche un po’ pesante, ma se questo per te non è un problema allora il miglior rifrattore per dilettanti è il telescopio astronomico che fa per te.
La recensione del Celestron Omni XLT 120 è ufficialmente conclusa.
- PRO
- CONTRO
- Fantastica Lunghezza Focale per guardare i Pianeti
- Montatura Equatoriale di Alta Qualità
- Ottimo Rapporto Qualità-Prezzo
- Tubo molto Lungo (1 m)
- Maggior Parte del Prezzo è dovuto alla Montatura
- Un solo Oculare in Dotazione
RIFLETTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 150
- Lunghezza Focale (mm): 750
- Rapporto d’Apertura (f/): 5
- Potere di Risoluzione: 0,77
- Valore Limite (mag): 12,7
- Capacità di Raccolta della Luce: 460
- Max Ingrandimento Utile: 300
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Cremagliera
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Tecnica di Fabbricazione: AstroView
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Equatoriale
- Inseguimento: NO
- Materiale: Alluminio
- Tipo: Treppiede
- Oculari 1,25″: SPL 25mm, SPL 10mm
- Cercatore: 6×30
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: SI
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion AstroView 150
Proprio come l’Omni XLT 150 di Celestron, anche l’Orion AstroView da 150 mm si porta dietro un’eredità alle spalle di circa un secolo, visto che il telescopio riflettore da 150 mm era considerato il telescopio astronomico più “serio” fino agli anni 70’.
L’Omni e L’Astroview sono molto simili, le uniche differenze sono il prezzo (l’AstroView costa 479€) e alcuni vantaggi che il secondo può offrire ad un principiante.
Purtroppo però ci sono anche alcuni svantaggi per chi invece è più esperto. Ti parlerò di questo e molto altro in questa recensione per l’Orion Astroview 150, il miglior telescopio astronomico riflettore per dilettanti.
L’Orion AstroView 150 è un riflettore newtoniano da 150 mm di apertura con un rapporto focale di f/5.
Rispetto ad un telescopio astronomico più lungo, come un Dobson da 150 mm f/8 , l’AstroView è più difficile da collimare, ma è comunque abbastanza semplice farlo.
L’AstroView 150 è dotato di un focheggiatore da 1,25”, probabilmente è uno degli ultimi riflettori ad avere un focheggiatore a cremagliera da 1,25″ tutto in metallo, perché la maggior parte dei telescopi di oggi usa focheggiatori in plastica.
Il focheggiatore è di buona qualità e funziona anche abbastanza bene, l’unico difetto è che può interferire nel percorso della luce e ostruire lo specchio primario.
Ovviamente, qui non si possono usare oculari da 2″ e il focheggiatore non è così buono da reggere una pesante macchina fotografica per l’Astrofotografia, quindi se in futuro vorrai metterci degli oculari da 2″ o mettere il telescopio astronomico su una montatura diversa per Astrofotografare, l’AstroView non fa per te.
I suoi anelli tubolari hanno una coda di rondine Vixen attaccata al fondo che permette un facile aggancio e sgancio dalla sella della montatura e, hanno anche delle manopole 1/4 20 per montare una macchina fotografica.
Gli Accessori dell'Orion Astroview 150
L’Orion AstroView 150 viene fornito con due oculari: due Sirius Plossl da 25mm (30x) e da 10mm (75x). Sono entrambi degli oculari eccellenti.
È dotato anche di un tappo di collimazione molto facile da usare per allineare l’ottica e, di un cercatore 6×30.
Questo 6×30 non è così “entusiasmante” perchè non ti consente di vedere granché e perciò, ti consiglierei di cambiarlo con un cercatore 9×50.
La Montatura dell'Orion Astroview 150

La montatura AstroView si basa sulla Vixen Polaris, una montatura molto popolare negli anni 80′ che era stata originariamente importata per soddisfare l’elevata richiesta di telescopi astronomici dovuta all’arrivo della Cometa di Halley.
Oggi, il suo retaggio continua a vivere in montature come l’AstroView.
Parliamoci chiaro però, la montatura AstroView è come se fosse più o meno un’imitazione cinese della Polaris, con una sella a coda di rondine e con le gambe del treppiede in alluminio invece di legno.
Quando aggiungi gli accessori, la montatura AstroView, è già al limite della sua capacità.
È vero che è possibile motorizzare la montatura, è vero che Orion sostiene che l’Astrofotografia è possibile, ma in realtà, sovraccaricheresti la montatura e solo le esposizioni più brevi sarebbero possibili.
Ma usando una DSLR e un obiettivo corto, in effetti l’Astrofotografia sarebbe possibile e, con questo settaggio potresti pure scattare delle belle immagini.
L’AstroView include anche un cercatore polare per un preciso allineamento polare, ed un’utile e simpatico vassoio portaoggetti.
A differenza di altri vassoi portaoggetti che al massimo vanno bene come porta-oculari, nel grande vassoio dell’AstroView puoi effettivamente mettere molta altra roba, il che è fantastico.
La mia unica grande critica alla montatura AstroView è che alcune parti delle gambe del treppiede, sono in plastica e si rompono/danneggiano molto facilmente, ma direi un sacrificio giustificato visto il prezzo basso.
L'Orion Astroview 150 va bene per l'Astrofotografia?
Per poter fare dell’Astrofotografia in modo serio con l’AstroView 150, avrai bisogno del motore EQ-3M di Orion, non incluso e da acquistare separatamente.
Come ho già detto sopra, la montatura AstroView è troppo leggera e imprecisa per l’Astrofotografia a lunga esposizione, ma per dei brevi scatti con una reflex digitale e un obiettivo con focale corto, dove gli errori di inseguimento sono irrilevanti, va bene.
Infatti, gli scatti lunari e planetari con una DSLR o una fotocamera CCD sono possibili e, possono essere anche fatte abbastanza bene con l’AstroView 150.
Però per riuscirci, dovrai usare un Barlow da 3x o 5x così da ottenere la lunghezza focale adatta, e se userai una DSLR dovrai anche impostarla in “crop-mode” o simile, per ottenere la miglior risoluzione possibile.
Il Verdetto Finale della Recensione dell'Orion Astroview 150
Anche se è più costoso di un Dobson da 150 mm e potresti ottenere un Dobson da 200 mm allo stesso prezzo, se desideri la comodità del movimento equatoriale (con la possibilità di motorizzare il tutto) e la possibilità di fare dell’Astrofotografia di base, allora questa è un’ottima scelta.
In poche parole l’Astroview 150 è un telescopio eccellente per un dilettante che sta cercando uno strumento, piccolo, performante e soprattutto conveniente.
Hai appena letto la recensione dell’Orion Astroview 150, la nostra scelta come “Miglior Telescopio Astronomico Riflettore per Dilettanti del 2022”.
- PRO
- CONTRO
- Un Jolly utilizzabile in tutti i Campi
- Eccellente per Iniziare
- 2 Oculari Sirius Plöss in Dotazione
- Non Eccelle in Nessun Campo
- Montatura Decente ma non Ottima
DOBSONIANO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 203
- Lunghezza Focale (mm):1200
- Rapporto d’Apertura (f/): 5,9
- Potere di Risoluzione: 0,57
- Valore Limite (mag): 13,3
- Capacità di Raccolta della Luce: 840
- Max Ingrandimento Utile: 410
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Materiale del Tubo: Acciaio
- Peso del Tubo (Kg): 9,5
- Lunghezza del Tubo (mm): 1181
- Rivestimento: Alluminio e Diossido di Silicone
- Tecnica di Fabbricazione dello Specchio Primario: Parabolico
- Materiale dello Specchio Primario: Vetro Borosilicato
- Specchio Principale Regolabile: SI
- Ventilazione dello Specchio Principale: NO
- Materiale dello Specchio Secondario: Vetro Borosilicato
- Capacità Riflettente: 94
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Demoltiplicazione: Regolazione Micrometrica 1:11
- Tecnica di Fabbricazione: Dobson
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Dobson
- Inseguimento: NO
- Materiale: Legno
- Tipo: Rockerbox
- Oculari 1,25″: SPL 10mm
- Oculari 2″: 28mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Filtri: Solari
- Adattatore per Oculare: 1,25″-2″
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: SI
Recensione dell'Orion SkyQuest XT8
Questo elettrizzante telescopio astronomico blu è il nostro Dobsoniano preferito del 2022! Perché per noi l’Orion SkyQuest XT8 Plus è un telescopio eccellente per astronomi in erba!i
Con i suoi 203 mm di apertura e una lunghezza focale di 1200 mm (f/5.9), è in grado di farvi osservare tutte le meraviglie dell’universo e, non c’è modo migliore di questo per scoprire se l’Astronomia fa al caso vostro.

La recensione di questo telescopio è in un’altra guida all’acquisto, vuoi leggerla?
- PRO
- CONTRO
- Eccellente Rapporto Qualità-Prezzo
- Eccellente per un Principiante
- Facile e Veloce da Montare
- Non proprio Adatto per i DSO
- Il Cercatore Lascia a Desiderare
CATADIOTTRICO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Maksutov
- Apertura (mm): 102
- Lunghezza Focale (mm): 1325
- Rapporto d’Apertura (f/): 13
- Potere di Risoluzione: 1,13
- Valore Limite (mag): 11,8
- Capacità di Raccolta della Luce: 210
- Max Ingrandimento Utile: 204
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Materiale del Tubo: Alluminio
- Rivestimento: StarBright XLT
- Ostruzione dello Specchio Secondario: 34,4
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Altazimutale
- Lingua: Tedesco, Inglese, Francese, Spagnolo, Italiano
- Database: 38181
- Velocità d’Inseguimento: Siderale, Solare e Lunare
- Modalità d’Inseguimento: Azimutale, Equatoriale Nord-Sud
- Modalità di Allineamento: SkyAlign
- Pulsantiera: NexStar
- Interfacce: Aux, RS232
- Oculari 1,25″: 25mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 1,25″-45º
- Software Educativo: StarryNight
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: NO
- Astrofotografia: Con Adattatore
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Celestron NexStar 4SE
Il Celestron NexStar 4SE ha molti “titoli”, perché con i suoi 102 mm di apertura è il più piccolo della gamma SE, il più piccolo Maksutov-Cassegrain, ed è anche il nostro miglior telescopio astronomico catadiottrico per dilettanti del 2022.
Anche se i telescopi GoTo più piccoli, non sono proprio adatti per un principiante, il NexStar 4SE di Celestron va più che bene per chi vuole e deve avere un GoTo.
Ma il GoTo è quasi “inutile” viste le dimensioni del telescopio, quest’ultimo inoltre fa una serie di promesse che purtroppo non riesce a mantenere.
Se leggerai la nostra recensione del Celestron Nexstar 4SE ti schiarirai tutte le idee.
Il NexStar 4SE è un Maksutov-Cassegrain ed è molto, molto simile al C90 di Celestron, in pratica il 4SE è una versione in scala di quest’ultimo.
Il design Maksutov-Cassegrain utilizza uno specchio primario sferico molto veloce con un menisco correttore e, un punto alluminizzato proprio sul correttore che funge da specchio secondario.
Il 4SE, come il C90, in realtà è una variante chiamata Gregory-Maksutov, dove lo specchio secondario (come detto sopra) non è altro che un punto alluminizzato sul retro del menisco correttore.
I Maksutov hanno piccoli specchi secondari, con un’ottica eccezionale e lunghe lunghezze focali, il che li rende ottimi per l’osservazione lunare, planetaria e a doppia stella.
La funzione di auto-orientamento, ti consente di visualizzare l’immagine per il verso giusto e non invertita, una caratteristica tipica dei telescopi Cassegrain.
Gli Accessori del Celestron NexStar 4SE
Il Celestron 4SE viene fornito con un solo oculare Plossl da 25 mm 1.25ʺ, che è ottimo a bassa potenza, anche se per un campo visivo più ampio, un Plossl da 32 mm è decisamente un’alternativa migliore.
Degli oculari in più, di media e alta potenza con una corta lunghezza focale, sarebbero un’ottima aggiunta se vuoi sfruttare al massimo il tuo 4SE.
Perché il 4SE è piuttosto piccolo, ha un’apertura da 102 mm e una lunghezza focale di 1325 mm, questo significa che è un telescopio per lo più per l’osservazione planetaria, è possibile osservare il cielo profondo ma, sarai limitato solo agli oggetti più luminosi.
Il database NexStar contiene 40.000 oggetti.
Impressionante vero? Si, ma in realtà, a causa della piccola apertura del 4SE, riuscirai a vederne solo qualche centinaia di questi oggetti del cielo profondo, premettendo però che tu abbia un cielo perfetto sopra di te.
Non ci sono asteroidi nel catalogo, e la funzione “Sky Tour” spesso ti elencherà oggetti troppo deboli da osservare con il 4SE oppure, oggetti in una posizione scomodissima per l’osservazione.
Il database da “40.000 oggetti” è soltanto una trovata pubblicitaria.
La Montatura del Celestron NexStar 4SE
La montatura del 4SE è abbastanza stabile e, il tubo ha una coda di rondine in stile Vixen, quindi può essere messo su altre montature, ma su queste poi avrebbe uno strano orientamento.
I piccoli pulsanti del controller sono difficili da premere con i guanti e, purtroppo, ogni volta prima di iniziare ad usarlo dovrai inserire l’ora e la data, perché a quanto pare un orologio interno era troppo difficile da installare.
E, ovviamente la montatura consuma moltissima batteria, infatti, avrai assolutamente bisogno di un’alimentazione esterna.
Soprattutto, non dimenticarti di mettere le batterie AA nella montatura in caso di emergenza, perché se l’alimentatore per qualsiasi motivo smette di funzionare, anche solo per mezzo secondo, l’intero telescopio astronomico si riavvierà e, perciò dovrai re-inserire l’ora, la data e allineare di nuovo il telescopio. Sono 8 le batterie AA che usa.
Allineare il Celestron 4SE è molto, molto semplice grazie allo SkyAlign, in pratica puntando il telescopio verso uno qualsiasi dei tre obiettivi luminosi (anche la Luna o i pianeti) quest’ultimo viene allineato in pochissimi secondi.
Il Celestron NexStar 4SE va bene per l'Astrofotografia?
Il 4SE è eccellente per l’Astrofotografia lunare e planetaria, ma le esposizioni dovranno sempre essere molto brevi, circa meno di 30 secondi.
Questo purtroppo è il limite del miglior telescopio astronomico catadiottrico per dilettanti.
Il suo rapporto focale di f/13 è troppo lento per fare scatti a lunga esposizione e, la natura altazimutale e la mancanza di precisione della montatura ti farà comunque avere sfocature nei tuoi scatti astrofotografici.
Il cuneo incorporato, come il database, è solo una trovata pubblicitaria e, anche se funzionasse davvero, comunque non servirebbe per colpa dei problemi che ti ho citato qua sopra.
Ma se sei molto determinato e se il tuo obiettivo è l’Astrofotografia del Deep-Sky, ti dovrai impegnare tanto, ma veramente tanto, perchè è molto difficile ottenere dei risultati soddisfacenti con il Celestron NexStar 4SE, ma non impossibile.
Il Verdetto Finale della Recensione del Celestron NexStar 4SE
Se leggendo la recensione del Celestron NexStar 4SE hai pensato che questo sia un telescopio astronomico mediocre, ti sbagli, perché nonostante i suoi difetti, rimane comunque uno strumento eccellente, in grado di offrirti panorami spettacolari della Luna, dei pianeti e di tutti gli oggetti più luminosi del cielo profondo.
Se devi proprio avere un GoTo piccolo ma potente, il Celestron NexStar 4SE è sicuramente l’esempio perfetto. Senza considerare il fatto che l’Astrofotografia lunare e planetaria sono totalmente alla tua portata.
Resta il fatto che difficilmente lo consiglierei come primo telescopio astronomico.
- PRO
- CONTRO
- Eccellente Trasportabilità
- Ottimo per Astrofotografia Lunare/Planetaria
- GoTo ad un Prezzo Accessibile
- Non proprio Adatto per i DSO
- Dovrai Acquistare un Alimentatore Esterno
- Pessimo Rapporto Apertura-Prezzo
Il Miglior Telescopio Astronomico per Astrofili del 2022
L’Astrofilo è colui che “ama gli astri”, da qui in poi infatti, si comincia a fare sul serio.
Questi sono telescopi di altissima qualità, costruiti per chi ha ormai una chiara idea di cosa vuole osservare e di cosa vuole fare.
Inutile dire che anche i prezzi aumenteranno e infatti in questa fascia di prezzo troverai, per la prima volta in questa guida, telescopi astronomici da più di 1000€.
Se puoi permetterti questo budget, allora potrai ottenere il riflettore newtoniano Orion StarSeeker IV da 150 mm o, se vuoi un Dobson, uno Skyquest XT10 con 250 mm di apertura. Potrai permetterti anche un eccellente rifrattore da 80 mm oppure un fantastico telescopio catadiottrico motorizzato, l’incomparabile NexStar 6SE.
Scorri verso il basso per leggere le nostre recensioni di ciascuno di questi 4 telescopi, i migliori telescopi per veri astrofili del 2022.
Miglior Telescopio Astronomico per Astrofili - Recensioni
RIFRATTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Rifrattore
- Tecnica di Fabbricazione: Doppietta Apocromatica
- Apertura (mm): 80
- Lunghezza Focale (mm): 600
- Rapporto d’Apertura (f/): 7,5
- Potere di Risoluzione: 1,44
- Valore Limite (mag): 11,3
- Capacità di Raccolta della Luce: 130
- Max Ingrandimento Utile: 160
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Tipo di Montatura: Non c’è nessuna montatura
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: Non Consigliato
- Astrofotografia: SI
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion ED80
Ora ti presento con orgoglio l’ED80 di Orion un fantastico telescopio astronomico per chi vuole iniziare a fare Astrofotografia.
(Leggi anche la nostra guida dettagliata ai migliori telescopi per l’Astrofotografia)
L’Orion ED80 non è di certo il nuovo arrivato fra i telescopi astrofotografici, ma ha di certo superato la prova del tempo.
Iniziamo subito la recensione dell’Orion ED80, il miglior telescopio astronomico rifrattore per astrofili del 2022.
L’ED80 utilizza una doppietta apocromatica, un design relativamente semplice, con una lente FPL-53. Questo design è lo standard di riferimento per la maggior parte dei doppietti ED economici e, migliora l’aberrazione nei bordi, una caratteristica cruciale per l’Astrofotografia.
Infatti, l’ED80 è eccellente proprio perché non c’è molta aberrazione cromatica.
Molti principianti preferiscono scegliere per l’Astrofotografia o semplicemente per osservare, i doppietti ED più piccoli e più veloci.
Personalmente non sono d’accordo.
Il lento rapporto focale di f/7,5 dell’ED80 può non renderlo adatto per l’Astrofotografia a largo campo, ma allo stesso tempo:
- Ad alta potenza ha immagini molto più nitide
- Non ha bisogno di oculari con una lunghezza focale supercorta
- Oppure di un Barlow per elevati ingrandimenti
Inoltre la ridotta aberrazione cromatica significa: meno gonfiore nelle stelle delle tue immagini.
E grazie alla lunghezza focale più lunga puoi anche permetterti di catturare (bene) anche dei piccoli oggetti come gli ammassi globulari e le galassie (anche se quest’ultimi non sono proprio gli obiettivi ideali per un piccolo rifrattore).
Il focheggiatore dell’ED80 è un Crayford da 2″ a velocità singola e, funziona benissimo sia per l’osservazione e sia per l’Astrofotografia.
Ha una vite di regolazione per la tensione, ed è tutto in metallo. Il focheggiatore ha anche un’attacco in stile Vixen/Synta nel caso tu volessi fissarci anche un cercatore.
L’unica critica che ho sul telescopio astronomico in sé è che l’obiettivo non è collimabile, non è un problema così grave ma è comunque un pò fastidioso.
L'Orion ED80 va bene per l'Astrofotografia?
Innanzitutto, per l’Astrofotografia del cielo profondo con l’ED80, avrai assolutamente bisogno di uno spianatore di campo e, se ne avessi bisogno Orion vende anche un riduttore focale 0,8x.
Con la maggior parte delle montature EQ-5 (EQ-G)e EQ-6, potrai lavorare con esposizioni da 30–60 secondi senza guida usando l’ED80 e una DSLR. Per esposizioni più lunghe, ovviamente, avrai bisogno di una guida.
Per la guida, ti consiglio di approfittarti dell’attacco incorporato dell’ED80, perciò un semplice cannocchiale guida da 30 o 50 mm come questo è perfetto.
Con i suoi 600 mm di lunghezza focale, l’Orion ED80 è fantastico per Astrofotografare nebulose e ammassi aperti.
Ma, è possibile ottenere immagini sorprendenti anche di ammassi globulari e di galassie luminose come l’M51.
Quale Montatura prendere per l'Orion ED80
L’ED80 è dotato di un attacco sul fondo con un foro di 1/4 20 per poterlo mettere su un treppiede fotografico, che va bene sia per il birdwatching che per l’Astronomia.
Ti consiglio di acquistare gli anelli ID da 100 mm della Orion e una piastra a coda di rondine in stile Vixen , in questo modo potrai montare l’ED80 su quasi qualunque montatura possibile.
Per la semplice osservazione, sceglierei una leggera montatura altazimutale come la Vixen Porta II.

Una montatura equatoriale con l’ED80 è necessaria solo per l’Astrofotografia e, una montatura del genere può facilmente raddoppiare o triplicare il peso dell’intero settaggio.
Per l’Astrofotografia, ovviamente, devi cercare una montatura equatoriale tedesca, computerizzata e compatibile con un’autoguida.
Orion ti risparmia la fatica, perché vende questo telescopio astronomico insieme alla sua montatura Sirius EQ-G e questa, onestamente, è davvero la scelta migliore in assoluto che potresti fare, anche perché così avresti anche:

- Un oculare Sirius Plossl da 25 mm
- Un cercatore 8×40
- Uno specchio diagonale 1,25”-45
Un set di partenza più che accettabile.
Anche l’Advanced VX della Celestron va benissimo, se il tuo budget è più limitato, ma l’inseguimento è meno preciso e per ovviare a questo problema dovrai affidarti ad un’autoguida…in pratica quello che risparmieresti sul Sirius EQ-G lo spenderesti per l’autoguida.
Il Verdetto Finale della Recensione dell'Orion ED80
In conclusione, consiglierei vivamente l’Orion ED80 ad un’aspirante Astrofotografo, anche se in realtà lo consiglierei anche ad un astronomo esperto.
Perché l’Orion ED80, il nostro miglior telescopio astronomico rifrattore per astrofili, è davvero fenomenale, quasi tanto quanto il suo fantastico rapporto qualità/prezzo, premettendo però che non ti dispiaccia acquistare gli accessori e la montatura separatamente.
Apparte questo, comunque hai in mano un tubo ottico di altissima qualità che può essere usato per osservare e fotografare e, se magari un giorno ti stancherai di guardare l’universo, ti basterà avere un treppiede fotografico per poter fare anche birdwatching.
- PRO
- CONTRO
- "Doppietta" Professionale
- Eccellente per un'aspirante Astrofotografo
- Ottimo per l'Astrofotografia del Deep-Sky
- Dovrai Acquistare la Montatura e gli Accessori Separatamente
- L'Obiettivo non è collimabile
RIFLETTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 150
- Lunghezza Focale (mm): 750
- Rapporto d’Apertura (f/): 5
- Potere di Risoluzione: 0,77
- Valore Limite (mag): 12,7
- Capacità di Raccolta della Luce: 459
- Max Ingrandimento Utile: 300
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Materiale del Tubo (mm): Acciaio
- Lunghezza del Tubo (mm): 615
- Peso del Tubo (Kg): 3,7
Tecnica di Fabbricazione dello Specchio Primario: Parabolico
Specchio Principale Regolabile: NO
- Tecnica Di Fabbricazione: Cremagliera
- Connessione (lato oculare): 1,25″
- Tecnica di Fabbricazione: Monobraccio
- Sistema di Controllo GoTo: SI
- Tipo di Montatura: Altazimutale
- Inseguimento: SI
- Portata (Kg): 6
- Motori: Servomotore
- Encoder: SI
Databse: 42900
Software: SynScan
Lingua della Funziona GoTo: Multilingua
Modalità di Allineamento: 2 Stelle
GPS: NO
WLAN: SI
- Materiale: Acciaio
- Tipo: Treppiede
- Oculari 1,25″: 10 mm, 23 mm
- Cercatore: A Punto Rosso
- Varie: Cavo Elettrico Presa Accendisigari
- Bussola: SI
- Trasformatore: NO
- Aiuto Collimazione: Oculare
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: SI
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion StarSeeker IV
L’Orion StarSeeker IV da 150 mm di apertura, 750 mm di lunghezza focale e un veloce rapporto focale di f/5, è la nostra scelta per il miglior telescopio astronomico riflettore per astrofili.
Nonostante il costo di 549€ e, il “grado” che occupa nella nostra guida, questo tipo di telescopi astronomici sono molto comuni sia fra aspiranti astronomi sia fra aspiranti astrofotografi.
Detto questo, possiamo iniziare a leggere la recensione dell’Orion StarSeeker IV.
Questo telescopio astronomico è differente dalla maggior parte dei suoi “colleghi” newtoniani da 150 mm, queste sue differenze e peculiarità riguardano il supporto del suo specchio primario e secondario.
Lo specchio secondario è tenuto in posizione da una struttura a raggi chiamata crociera o spider (ragno) in plastica ABS.
La peculiarità sta nel fatto che i raggi dello spider sono in plastica, se stessimo parlando di un telescopio da 100 mm andrebbe anche bene, ma su un telescopio da 150 mm e f/5 questi raggi sono di dimensioni tali da introdurre ulteriori, inutili diffrazioni al telescopio riducendone leggermente anche il contrasto.
Però alla fine lo specchio secondario è collimabile, quindi non ti dovresti preoccupare molto di questo ragno in plastica.

Il problema più “grande” è un’altro, ed è la cella dello specchio primario.
La cella primaria è fatta interamente di plastica e il retro è chiuso in modo che lo specchio non possa raffreddarsi velocemente come una normale cella aperta. Oltre a questo, la cosa importante da notare è non è possibile effettuare nessun tipo di collimazione.
Questo significa che se il tuo telescopio astronomico non è collimato bene, non c’è quasi nulla che tu possa fare.
Ci sono alcune soluzioni fai da te per poter collimare, usando le viti che legano la cella alle pareti del tubo, ma queste funzionano solo per piccoli aggiustamenti e non sono convenienti da fare sul campo.
Comunque, il telescopio riesce a mantenere bene la collimazione ma se tu volessi aquistarlo fai attenzione perchè non è proprio così economico.
Nonostante tutto però, c’è da dire che la qualità dell’osservazione è ottima e se non fossi a conoscenza del ragno secondario e della cella primaria, non mi sarei MAI accorto di questi problemi.
L’Orion StarSeeker IV ha un focheggiatore a cremagliera da 1,25″, realizzata quasi completamente in plastica.
Questo focheggiatore funziona molto bene, anche se oscilla leggermente se ci si attacca una macchina fotografica o un oculare pesante.
Sostituirlo con un focheggiatore Crayford di qualità è sicuramente una buona alternativa, ma per quanto sia semplice farlo, devi comunque avere una certa dimestichezza nel modificare l’ottica del tuo telescopio.
Il suo tubo ottico si attacca alla montatura StarSeeker IV con una coda di rondine in stile Vixen.
Gli Accessori dell'Orion StarSeeker IV
L’Orion StarSeeker IV viene fornito con due oculari asferici da 23 mm e 10 mm ciasciuno, rispettivamente da 33x e da 75x. Questi oculari utilizzano due lenti in vetro e una lente asferica in plastica.
Per mio stupore, funzionano davvero benissimo (in particolare il 23 mm) e sono in realtà un livello al di sopra dei soliti ed economici Kellners o Plossls in plastica.

Questo telescopio, fra i suoi accessori include anche un cercatore a punto rosso per l’allineamento del sistema SynScan GoTo. Questo cercatore si attacca al tubo ottico con un attacco in stile Vixen/Synta, questo vuol dire che se tu ne avessi il bisogno, puoi installare sul tubo ottico la maggior parte dei cercatori esistenti.
Per finire, avrai anche una bussola e un cavo 12V DC da collegare all’accendisigari.
La Montatura dell'Orion StarSeeker IV
La montatura GoTo StarSeeker IV è piuttosto “normale”: i suoi componenti interni sono più o meno in plastica, ha dei motori semplici, un alimentatore a batteria (8 – AA) e delle gambe in acciaio inossidabile.
Tuttavia, questa montatura si distingue (notevolmente e in positivo) da tutte le altre montature GoTo altazimutali economiche, grazie ai suoi doppi encoder ottici.
Orion li chiama semplicemente “encoder ottici” ma SkyWatcher per esempio li chiama in un modo più accattivante “Tecnologia FreedomFind” fatto sta che, il nome non fa differenza perchè il loro funzionamento è identico:
Questi encoder ti consentono di spostare manualmente il tuo telescopio astronomico senza rovinare l’allineamento GoTo.
Questo è fantastico se, per esempio, tu o qualcun altro urtate e muovete accidentalmente il telescopio, oppure se vuoi solo muoverti nel cielo manualmente o se vuoi soltanto risparmiare energia, spostandolo a mano nell’area di cielo che stai osservando e regolando poi il puntamento usando il GoTo.
Personalmente, trovo che questa sia davvero una fantastica comodità!
Metter su la montatura StarSeeker IV è piuttosto semplice, anche se non mi va molto a genio il fatto che, come per le montature più economiche della Celestron NexStar, il controller SynScan non abbia un orologio interno.
Comunque, 150 mm di apertura ti mostreranno molti oggetti interessanti e questo compensa il noioso processo di configurazione.
Il database SynScan ha 42.900 oggetti, di cui forse potrai vederne un paio di migliaia ma fra quest’ultime alcune centinaia sono decisamente molto interessanti, è importante tenere a mente che alcuni degli oggetti nel database, a seconda dell’emisfero in cui ti trovi saranno sempre e comunque sotto l’orizzonte.
Il Verdetto Finale per l'Orion StarSeeker IV
I raggi del ragno dello specchio secondario e la cella dello specchio primario non collimabile, sono due piccoli problemi che, personalmente, mi preoccupano.
C’è da dire che comunque, l’osservazione è eccellente e se non te l’avessi fatto sapere io, sicuramente non avresti notato differenze a causa dei due “problemi” che ti ho citato.
Per questo, l’Orion StarSeeker IV è stato scelto da Astronomia365 come il miglior telescopio astronomico riflettore per veri astrofili, perchè la qualità sia del telescopio, degli accessori e della montatura è molto alta, ma lo consiglierei solo ad astronomi che sanno il fatto loro.
Poichè bisogna avere cautela e dimesticatezza durante il trasporto e/o il settaggio, perchè proprio a causa dei suoi problemi di collimazione, anche solo una piccola botta potrebbe crearti un bel grattacapo da risolvere.
- PRO
- CONTRO
- Gli Accessori Forniti sono Eccellenti
- Facile da Montare e da Usare
- Ottima la Manualità della Montatura
- Non Adatto per un Principiante
- Specchio Primario non Collimabile
- I Raggi del Ragno sono in Plastica
DOBSONIANO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 254
- Lunghezza Focale (mm): 1200
- Rapporto d’Apertura (f/): 4,7
- Potere di Risoluzione: 0,45
- Valore Limite (mag): 13,8
- Capacità di Raccolta della Luce: 1320
- Max Ingrandimento Utile: 510
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Tecnica di Fabbricazione: Dobson
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Dobson
- Inseguimento: NO
- Materiale: Legno
- Tipo: Rockerbox
- Oculari 1,25″: SPL 25mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: NO
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dell'Orion SkyQuest XT10
Questa è la recensione dell’Orion SkyQuest XT10, per noi, il miglior telescopio astronomico dobson per astrofili del 2022, senza ombra di dubbio.
Lo SkyQuest XT10 ha un rapporto focale di f/4.7, avendo un rapporto focale moderatamente veloce significa che la collimazione sarà più impegnativa e le tolleranze saranno più basse, ma, cosa più importante, significa che non funziona bene con oculari economici.
Un oculare a largo campo che funzionerebbe bene con un telescopio astronomico da f/6 o più, con l’XT10 invece è mediocre. Per ottenere il massimo da questo telescopio, preparati a spendere un paio di centinaia di euro per dei buoni oculari.
Di regola, per risolvere questo problema dovresti acquistare un correttore di coma come l’Explore Scientific HR ma come puoi ben vedere costa quasi la metà del telescopio.
Se riesci a trovare un’offerta o riesci a fare un affarone per un correttore di coma e dei buoni oculari a largo campo, otterrai il 100% dall’Orion SkyQuest XT10 e potrai individuare oggetti da un bordo all’altro del campo visivo.
L’XT10 inoltre è dotato di un grande e veramente ben fatto focheggiatore Crayford a singola velocità completamente in metallo.
Detto questo, non è necessario che tu acquisti un correttore di coma e degli oculari a largo campo, perchè, come ti ho detto all’inizio, questo telescopio astronomico è un vero e proprio “secchio di luce”, una bestia da 254 mm di apertura!
Questo significa che, pur non essendo al 100%, le sue qualità e capacità sono indubbiamente FUORI DAL COMUNE e costa “solo” 670€.
Gli Accessori dell'Orion SkyQuest XT10
L’Orion SkyQuest ‘XT10 viene fornito con un solo oculare Sirius Plossl da 25 mm.
Anche se è quest’ultimo non è affatto male, il mio consiglio è di prenderti un oculare grandangolare da 2″ nella gamma da 26 mm a 32 mm da usare a bassa potenza, oltre a degli oculari di circa 14 mm, 9 mm e 6 mm di lunghezza focale per ingrandimenti progressivamente più elevati.
Il cercatore a punto rosso in dotazione con l’XT10 funziona, ma non è proprio il massimo per trovare i più deboli oggetti del cielo profondo. Un Rigel Quickfinder e/o un cercatore da 50 mm miglioreranno meravigliosamente la vostra osservazione del cielo profondo.
La Montatura dell'Orion SkyQuest XT10
La montatura Dobson dell’Orion SkyQuest XT10 è formato da pannelli ricoperti da melamina.
Anche se è economico e funzionale, se viene danneggiato è molto difficile (se non impossibile) da riparare e se accade, si rovinerà rapidamente perchè marcirà a causa dell’umidità e inoltre, è più pesante rispetto ad una montatura Dobson in compensato o in legno duro.
L’XT10, per bilanciare correttamente il tutto mentre stai usando degli oculari pesanti, utilizza il sistema di tensionamento a molla di Orion che funziona bene ma non permette di regolare la tensione (facilità di movimento) in altitudine, anche perchè i cuscinetti per quest’ultimo sono piccoli.
I suoi cuscinetti per l’altitudine sono in nylon invece che in vero teflon e il laminato è solo in melamina piuttosto che (per esempio) in formica.
Questo non è un problema con gli XT più piccoli, ma dopo averlo usato per un po’ di tempo con l’XT10 i cuscinetti iniziano ad “attaccarsi“. I suoi piccoli cuscinetti per l’altitudine del telescopio non aiutano di certo, visto che il peso di 13Kg del tubo del telescopio fa perno su pochi centimetri quadrati di superficie.
Come soluzione (fai da te) potresti ordinare del vero teflon e tagliarne dei cuscinetti anche per meno di 30 euro e, potresti anche inchiodare un pezzo di formica sul fondo del cuscinetto azimutale per un buon prezzo. Così da mettere a post i cuscinetti più appiccicosi e cigolanti.
Cosa puoi Osservare con l'Orion SkyQuest XT10?
L’XT10 è grande, oserei dire anche enorme. Alcuni lo definiscono perfino intimidatorio e non hanno tutti i torti.
Il telescopio nella sua interezza pesa 24 Kg, di cui 13.6 sono del tubo e 10.4 della montatura, ma i problemi nel maneggiarlo non derivano tanto dal peso quanto dalla sua larghezza.
Perchè il tubo di metallo è completamente liscio senza nessun posto a cui potersi aggrappare se non i cuscinetti ed ogni estremità, il che rende il trasporto scomodo e difficile. Aggiungere una maniglia o delle cinghie aiuterebbe moltissimo.
Il tubo dell’XT10 si adatta al sedile posteriore della maggior parte delle auto, quindi, pur essendo più grande la portabilità non è peggiore di un telescopio da 150 mm o da 200 mm.
I grossi telescopi come lo SkyQuest XT10 sono spesso declassati a dei semplici “secchielli di luce” utili solo per l’osservazione del cielo profondo, ma in realtà sono più che funzionali anche con obiettivi ad alta risoluzione come la Luna o i pianeti.
Un’apertura di 254 mm è proprio la dimensione giusta per queste osservazioni, infatti, 254 mm è l’apertura più grande che deve sopportare solo una “cella d’aria” cioè: una colonna d’aria turbolenta.
Mi spiego meglio, un telescopio con un’apertura più grande di 254 mm, dovrà guardare attraverso più celle d’aria, perciò l’osservazione andrà a risentire di più la nostra “torbida” atmosfera.

La Luna è fantastica in un telescopio astronomico da 254 mm, potrai vederne benissimo i crateri, anche di un paio di chilometri di diametro.
Quando Marte sarà in opposizione (che accadrà il 14 Ottobre del 2022, quindi giusto fra qualche mese) ti offrirà fino a due, stupefacenti, dozzine di macchie scure (aree di sabbia e rocce più scure della superficie del pianeta) e le sue calotte di ghiaccio. Se cronometri correttamente e se posizioni il Pianeta Rosso appena fuori dal tuo campo visivo, la luna di Marte, Deimos sarà un obiettivo piuttosto facile, mentre Phobos può essere osservata in rare occasioni se si riesce a “proteggerla” dalla bagliore luminoso irradiato da Marte.
Con l’Orion XT10 e i suoi 254 mm di apertura, i satelliti di Giove non sono solo dei dischi, ma cominciano a mostrare piccoli frammenti di colore:
- Io è di un bel giallo-arancione.
- Europa è bianca sbiadita
- Ganimede e Callisto sono entrambi grigi brunastri.
Titano, il più grande satellite di Saturno, ha chiaramente un distinto colore giallo-arancione (dovuto allo smog di metano nella sua atmosfera superiore).
Saturno stesso ti mostrerà numerose bande di nuvole e altre numerose lune.
Eh si, anche i satelliti di Urano possono essere osservati con l’Orion SkyQuest XT10.
Nettuno e la sua luna Tritone, invece, per te saranno una preda molto facile, mentre Plutone sarà un pò più ostico, soprattutto a seconda dell’inquinamento luminoso del cielo sopra di te.
Al di fuori del sistema solare, qualunque telescopio astronomico da 254 mm avrà molto da mostrarti.
Molti ammassi globulari luminosi (le poche decine più luminose) sono risolvibili in stelle, anche se molti di essi sono almeno visibili.
La nebulosa planetaria “lampeggiante” del Cigno, è abbastanza luminosa da non “lampeggiare” più come in un telescopio più piccolo.
Molte altre nebulose planetarie, che con un’apertura più modesta erano molto deboli o perfino invisibili ora, sono colorate, con colori che vanno dall’azzurro al turchese, in cui in alcune troverai anche struttura visibile.
NGC 206, l’ammasso stellare della galassia di Andromeda, è visibile ma come una macchia sgranata e, Andromeda stessa si estende come un bagliore allungato per diversi gradi.
E il famoso Messier 51a, la Galassia Vortice inizia a mostrare “accenni” di braccia a spirale da una postazione, ragionevolmente, buia.
Il Verdetto Finale dell'Orion SkyQuest XT10
Senza sprecare troppe parole per concludere la recensione dell’Orion SkyQuest XT10, inizio col dire che l’Astrofotografia non è attuabile con questo telescopio astronomico ma, rispetto al telescopio medio da 150 mm del tuo club di Astronomia, gli oggetti che potrai trovare saranno tanti e mozzafiato.
Purtroppo, questa enorme apertura ha uno svantaggio pesante, letteralmente, perché l’XT10 ha una lunghezza focale di 1200 mm e pesa oltre 22 Kg, rendendo quindi il trasporto un pò difficoltoso.
Bisogna dire però che, a questo prezzo non troverai un’apertura più grande di questa e, se gli oggetti dello spazio profondo sono la tua passione, ma non hai le tasche altrettanto profonde, allora ti consigliamo vivamente di prendere in seria considerazione questo telescopio astronomico.
Ma, nonostante l’eccellente rapporto qualità-prezzo, è meglio non considerare questo bestione come uno strumento funzionale al 100% appena lo tirerai fuori dallo scatolone, ma consideralo come un’ottima base da cui poter partire, aggiungendo al tuo kit qualche oculare e un “vero” cercatore.
Detto questo però, non ho nulla da togliere all’Orion SkyQuest XT10 e alle sue prestazioni, perchè se potessi scegliere un unico telescopio astronomico da usare per il resto della mia vita…sceglierei questo.
- PRO
- CONTRO
- Apertura Enorme da 254 mm
- Montatura "Point And Shoot" Facile da Usare
- Eccellente Rapporto Qualità-Prezzo
- Eccellente Rapporto Apertura-Prezzo
- Ingombrante e Pesante
- Niente Astrofotografia
CATADIOTTRICO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Schmidt-Cassegrain
- Apertura (mm): 152
- Lunghezza Focale (mm): 1500
- Rapporto d’Apertura (f/): 10
- Potere di Risoluzione: 0,77
- Valore Limite (mag): 12,7
- Capacità di Raccolta della Luce: 460
- Max Ingrandimento Utile: 300
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Materiale del Tubo: Alluminio
- Rivestimento StarBright XLT
- Ostruzione dello Specchio Secondario: 34,4
- Sistema di Controllo GoTo: SI
- Tipo di Montatura: Altazimutale
- Inseguimento: SI
- Lingua: Tedesco, Inglese, Francese, Spagnolo, Italiano
- Database: 38181
- Velocità d’Inseguimento: Siderale, Solare e Lunare
- Modalità d’Inseguimento: Azimutale, Equatoriale Nord-Sud
- Modalità di Allineamento: SkyAlign
- Pulsantiera: NexStar
- Interfacce: Aux, RS232
- Oculari 1,25″: 25mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 1,25″-45º
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: NO
- Astrofotografia: Con Adattatore
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Celestron NexStar 6SE
Prima di iniziare la recensione del Celestron Nexstar 6SE voglio dirti due cose.
La prima è che il NexStar 6SE è sicuramente il modello più popolare della gamma NexStar di Celestron, che a sua volta è, molto probabilmente, la gamma più popolare del pianeta.
La seconda è che infatti, il nostro “miglior telescopio professionale catadiottrico” è proprio il suo fratello maggiore, il Celestron Nexstar 8SE.
Il 6SE, è un telescopio astronomico Schmidt-Cassegrain da 152 mm di apertura, con una lunghezza focale di 1500mm e quindi rapporto focale di f/10.
L’OTA, ovvero il tubo ottico, ti verrà fornito con una barra a coda di rondine in stile Vixen, che si inserisce nella sella sempre a coda di rondine sulla montatura.
Questo è un telescopio progettato per offrire ottime prestazioni ottiche e un ottimo GoTo, queste qualità, unite alla forma leggera e compatta e, alla (estrema) facilità di montaggio sono una combinazione fantastica sia per un Astronomo principiante sia per un Astronomo più esperto.
Infatti Celestron, con la gamma NexStar ha messo a punto una delle migliori ottiche in questa fascia di prezzo, ma questa non è una sorpresa.
É dagli anni 70″ che sono loro a dettare il livello di qualità per gli Schimdt-Cassegrain e ancora oggi sono difficili da battere.
Il tubo ottico da 152 mm, è un connubio perfetto fra capacità di raccolta della luce, ingradimento, dimensioni, peso e costo.
Se abbinato ad un buon oculare, potrai osservare molto di più con il 6SE che con un telescopio delle stesse dimensioni e, potrai osservare in modo eccellente anche sotto ad un cielo un po’ inquinato:
- La Luna.
- Marte.
- Giove.
- Saturno.
Sotto cieli chiari e scuri invece, dovrebbero essere visibili tutti gli oggetti del catalogo Messier e una buona parte del catalogo NGC.
Gli Accessori del Celestron NexStar 6SE
Come prima cosa ti consigliamo vivamente di prevenire che l’umidità rovini la tua serata, acquistando la fascia anticondensa della Astrozap progettata proprio per il 6SE.

Oppure, acquistando una fascia riscaldante come questa.

Ti assicuro che uno degli imprevisti più fastidiosi e arrivare al tuo sito di osservazione e notare, proprio quando stavi per montare tutto, che l’umidità ha offuscato le lenti, gli oculari o le tue piastre Schmidt.
Il cercatore “Star Pointer” è un normale cercatore a punto rosso, inutile dire che va sostituito, anche se in realtà con questi tipi di telescopi non è sempre necessario usarlo, ti consiglio di optare per un cercatore più serio come questo: Cercatore Celestron 9×50.

Il NexStar 6SE viene fornito con un solo oculare Plossl da 25 mm (60x) a bassa potenza è eccellente, ma sarebbe stato meglio averne un altro da 12 mm per osservazioni ravvicinate dei pianeti e della Luna e/o un altro da 32 mm per un campo visivo più ampio, ideale per il cielo profondo.
È un po’ un peccato che gli accessori siano così “scadenti” vista la qualità eccelsa dell’ottica.
La Montatura del Celestron NexStar 6SE
La montatura a forcella a braccio singolo, del NexStar 6SE, è una montatura altazimutale che pesa solamente 5 Kg, con le gambe del treppiede in acciaio inox da 4 Kg.
L’intero strumento pesa meno di 18 Kg e la possibilità di poter smontare il tutto in più pezzi rende la trasportabilità comoda e semplice, una cosa fantastica soprattutto per chi non vuole portarsi in spalla un telescopio enorme su e giù per le scale.
La montatura viene fornita con la pulsantiera NexStar di Celestron e contiene oltre 40.000 oggetti nel suo database, con la possibilità di poter aggiungere fino a 200 oggetti “personali”.
Ovviamente, non potrai osservarli tutti e 40.000 ma devo dire che, rispetto al suo fratellino 4SE può osservarne molti di più.
Il sistema NexStar ti offre 5 diversi opzioni di allineamento:
- L’Allineamento SkyAlign (totalmente a prova di principiante)
- Auto Two-Star Align (Allineamento Automatico a Due Stelle)
- Allineamento Manuale a Due Stelle
- Allineamento a Una Stella
- Solar System Align (Allineamento con Oggetti del Sistema Solare)
Voglio farti notare che tutte e 5 le opzioni di allineamento (anche il semplicissimo SkyAlign) molto probabilmente non funzioneranno al primo tentativo.
Nonostante questo, una cosa su cui non posso dire nulla è che il concetto di design delle montature NexStar SE è molto attraente (opinione soggettiva).
Ma la gamma SE non sempre è all’altezza delle loro promesse e questo sembra essere più un problema di controllo di qualità e di produzione, che di progettazione.
Gli ingegneri di Celestron hanno progettato una montatura molto competente, ma l’azienda cinese Suzhou Synta Optical Technology, non sembra seguire o attuare il progetto per questi modelli di fascia medio-bassa con la stessa accuratezza e “amore”, che dedica invece ai loro modelli più costosi.
Proprio per questo motivo, pur non essendo frequenti, sono in qualche modo soggetti a guasti.
Ma quando queste montature funzionano, non sono poi così male, anzi.
La precisione del GoTo è abbastanza buona per una montatura altazimutale e riesce bene nel suo intento.
Naturalmente, la precisione del GoTo sarà fortemente influenzata dall’accuratezza dei tuoi input iniziali per l’ora, la data e la posizione, così come dal tuo allineamento.
Basta sbagliare anche solo uno di questi input per compromettere la precisione del GoTo.
Inoltre, non ha un orologio interno, quindi, ogni volta che dovrai osservare dovrai ri-allinearlo.
Anche se in realtà ha una modalità di ibernazione che memorizza i tuoi input, l’unica pecca è che se il tuo sito d’osservazione non è fisso (come il tuo giardino) questa modalità è quasi fine a se stessa.
L’intera gamma NexStar ha un problema di alimentazione, per questo motivo è d’obbligo che tu acquisti anche un alimentatore esterno come il Powertank di Celestron o il Powerbank di Omegon, la differenza sostanziale fra i due è il prezzo e la loro potenza, rispettivamente costano 299 euro e 19,90 euro.
Ma Il problema più grande per la montatura SE non è questa, ma è che la connessione del jack di alimentazione potrebbe “allentarsi”, il che comporta lo spegnimento della montatura e la necessità di ri-avviare e ri-allineare di nuovo.
Infatti, come ultimo consiglio per la montatura SE ti vorrei dire di comprare e di mettere comunque le 8 batterie AA, così da evitare spiacevoli “blackout”.
Il Celestron NexStar 6SE va bene per l'Astrofotografia?
Per l’imaging planetario, ovvero, se il tuo obiettivo è fotografare la Luna e i pianeti, la risposta è un grandissimo: SI!
Ma ricorda che le esposizioni non potranno essere molto lunghe, anzi, dovranno essere parecchio brevi, più o meno al di sotto dei 40 secondi.
Se invece, vuoi fare seriamente Astrofotografia o vuoi semplicemente poter fotografare anche gli oggetti del cielo profondo, la risposta è un grandissimo: NO!
Il problema sta alla base, letteralmente, il problema è la natura altazimutale della montatura.
Perchè non può compensare quella che viene chiamata “rotazione di campo”, detta in altri termini, non riesce in modo preciso a stare dietro alla rotazione della Terra.
Per poter ovviare a questo problema, dovrai acquistare un’autoguida E una montatura equatoriale come l’Advanced VX, perchè se comprerai solo un’autoguida non riuscirai a risolvere il problema.
Verdetto Finale della Recensione del Celestron NexStar 6SE
Di solito, ci sono 2 tipi di Astronomi che acquistano un modello della gamma SE.
- Il primo vive sotto cieli con molto inquinamento luminoso e fatica a trovare gli oggetti più deboli perché la visione è scarsa. Però Il telescopio motorizzato aggira il problema puntando direttamente sull’oggetto selezionato dal database.
- Il secondo invece, è quel tipo di Astronomo che preferisce di gran lunga spendere il suo tempo ad ammirare gli oggetti piuttosto che a cercarli.
Se non vuoi “perdere tempo” ad imparare come orientarti nel cielo notturno per goderti invece la visione di ciò che offre, allora il 6SE sarà una scelta eccellente.
Come tutti i telescopi con montatura altazimutale, il NexStar 6SE non è proprio una grande scelta per l’Astrofotografia (anche se è possibile) e come per tutti i telescopi Celestron, purtroppo dovrai acquistare un alimentatore esterno.
Tutto sommato però, il Celestron NexStar 6SE è comunque uno dei migliori telescopi in circolazione e infatti, non è un caso che sia la nostra scelta per il “miglior telescopio astronomico catadiottrico” del 2022.
Concludiamo così la recensione del Celestron NexStar 6SE.
- PRO
- CONTRO
- Eccellente per un Principiante
- Farà il Lavoro Sporco per Te
- Facile da Montare e da Usare
- Accessori Forniti "Scadenti"
- Dovrai Acquistare un Alimentatore
Il Miglior Telescopio Professionale del 2022
Questi sono i 4 miglior telescopi professionali del 2022 che abbiamo scelto, studiato e recensito per te:
- Miglior Rifrattore professionale: Skywatcher 120/900 EvoStar ED DS-Pro OTA
- Miglior Riflettore professionale: Orion 203/1000 Sirius HEQ-5 GoTo
- Miglior Dobsoniano professionale: Orion 356/1650 SkyQuest XX14i Intelliscope DOB
- Miglior Catadiottrico professionale: Celestron 279/2800 CPC Deluxe 1100HD
Ognuno di questi telescopi è un top di gamma, quindi puoi tranquillamente aspettarti altissima qualità e/o aperture incredibilmente grandi e prezzi “astronomici“.
Per esempio, lo Sky-W EvoStar è il miglior telescopio professionale rifrattore, ma ha “solo” 120 mm di apertura. Tuttavia, le sue 2 lenti aprocromatiche sono, ovviamente, incredibilmente ben fatte e costa un sacco di soldi produrre anche solo 10 cm di questo vetro a questo livello di qualità.
Al confronto, se vuoi spendere (molto bene) i tuoi soldi sulla capacità di raccolta della luce, allora l’Orion Dobson da 356mm è ciò che cerchi. Questo telescopio astronomico è un vero e proprio gigante e ti rivelerà dettagli che noi semplici mortali possiamo solo sognare.
Non vedi l’ora? Allora scorri verso il basso per leggere una recensione dettagliata di ognuno di questi quattro telescopi: costruiti per chi l’astronomia la fa come professione o per chi l’astronomia la vuole fare sul serio.
Miglior Telescopio Astronomico Professionale - Recensioni
RIFRATTORE

SPECIFICHE:
- Tipo: Rifrattore
- Tecnica di Fabbricazione: Doublet Apocromatico
- Apertura (mm): 120
- Lunghezza Focale (mm): 900
- Rapporto d’Apertura (f/): 7,5
- Potere di Risoluzione: 0,96
- Valore Limite (mag): 12,2
- Capacità di Raccolta della Luce: 294
- Max Ingrandimento Utile: 240
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Peso del Tubo (Kg): 5,2
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Demoltiplicazione: Regolazione Micrometrica 1:11
- Tecnica di Fabbricazione: OTA (Optical Tube Assembly)
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Nessuna Montatura
- Inseguimento: NO
- Oculari 2: LET Okular 28mm
- Cercatore: 9×50
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 2″-90°
- Valigetta di Alluminio
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: SI
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione dello SkyWatcher Pro 120ED
Di solito, quando un astronomo principiante decide di fare il grande salto, acquista un telescopio astronomico professionale piuttosto grande.
Purtroppo una sera, guardando la pesante attrezzatura da dover trasportare e montare, si rende conto che magari un telescopio professionale più piccolo e veloce da metter su, sarebbe stato un acquisto più intelligente.
Un telescopio del genere in gergo è un “grab and go”, letteralmente “prendi e vai”.
Il miglior telescopio professionale del 2022, rifrattore, scelto da noi, è proprio un “prendi e vai”, ecco a te lo Skywatcher Evostar Pro 120ED.
Inizio la recensione dello Skywatcher Pro 120ED dicendo che ha di gran lunga le migliori lenti di qualsiasi telescopio in questa guida.
Insieme all’80ED della Orion qua sopra, è l’unico modello in questa guida che viene fornito senza una montatura, ma ti costerà lo stesso 1545€.
Per quale motivo?
Perchè ha un fantastico obiettivo da 120 mm di apertura, che è incredibilmente difficile da realizzare bene, ma nonostante questo la sua qualità è fenomenale.

L’obiettivo è una lente apocromatica, che è una lente appositamente realizzata per ridurre l’aberrazione cromatica e le aberrazioni sferiche dell’immagine, rilevabili comunque solo sulle stelle più luminose.
Ed è anche una “doppietta” che significa che in realtà è fatta da due lenti più semplici allineate tra loro in modo da migliorare (di parecchio) la qualità dell’immagine.
Le lenti APO, in generale, sono molto costose da produrre e, più diventano grandi e più aumenta vertiginosamente il costo e i 120 mm dell’obiettivo di questo SkyWatcher sono davvero una meraviglia ingegneristica.
Anche il lento rapporto focale di f/7.5, aiuta a ridurre l’aberrazione cromatica e rende facile ottenere degli ingrandimenti elevati, pur non avendo oculari con una lunghezza focale ultra-corta.
Con queste caratteristiche non è una sorpresa che questo modello è rivolto principalmente all’Astrofotografo, ma con quest’apertura potrai osservare magnificamente anche senza fotocamera.
Ha un focheggiatore Crayford da 2” a doppia velocità, che riesce a mantenere bene l’oggetto interessato nel nostro campo visivo.
Se noti che sotto un certo carico comincia a scivolare, controlla se hai regolato bene la tensione del focheggiatore.
Nonostante non venga fornito con una montatura, grazie alla piastra a coda di rondine in stile Vixen, il Pro 120ED è compatibile con qualsiasi tipo di montatura.
Inoltre, è possibile installare sugli anelli bianchi intorno al tubo ottico, una seconda piastra a coda di rondine per fissare un telescopio guida.
Un “difetto” che mi sento di far notare, è il fatto che nessun telescopio della gamma Pro ED, può essere collimato.
Quindi, dovrai “sperare” che in fabbrica la collimazione sia stata perfetta e dovrai anche starci molto attento durante gli spostamenti, quindi, se sei un astronomo maldestro, pensaci due volte prima di acquistarlo.
Gli Accessori dello SkyWatcher Pro 120ED
A differenza dell’Orion 80ED, l’unica cosa che dovrai acquistare oltre al telescopio è la montatura, perchè viene già fornito con degli accessori che tutto sommato come punto di partenza, non sono nemmeno tanto male.
Tutti i rifrattori ProED sono forniti con un cercatore 9×50 ad angolo retto da 50 mm, non è niente di così particolare ma fa bene il suo lavoro. Inoltre, utilizzando un adattatore (come questo della SkyWatcher) è possibile convertirlo in un telescopio guida da utilizzare con una fotocamera ASI 120 mm mono.

La diagonale da 2″ è piuttosto buona e non dovresti aver bisogno di sostituirla a meno che tu non voglia essere schizzinoso.
L’unico oculare fornito è un LET (Long Eye Relief) da 28 mm, è piuttosto buono poichè comunque è molto simile ad un “comune” Plossl, ma non è fantastico, a meno che non venga usato con un telescopio con una lunghezza focale più elevata.
Per finire, con ogni telescopio della gamma ProED riceverai anche una bellissima e comoda valigetta di alluminio.
Lo SkyWatcher Pro 120ED va bene per l'Astrofotografia?
Il Pro 120ED è un telescopio professionale molto versatile.
È ottimo per osservare, grazie ai suoi 120 mm di apertura, ma, con un riduttore diventa anche un ottimo telescopio per l’Astrofotografia.
Skywatcher vende un riduttore focale da 0.85x apposito per il Pro 120ED, grazie a questo potrai avere immagini più chiare e nitide (correggendo il coma delle stelle sul bordo), un campo visivo più largo e tempi di esposizione più brevi.

L’unica pecca del Pro 120ED rispetto al fratellino da 80 mm è che avendo una lunghezza focale maggiore, l’inseguimento dovrà essere molto più accurato.
Per questo motivo, non è un telescopio astronomico adatto per un Astrofotografo principiante.
Comunque, proprio grazie alla sua lunghezza focale potrai fotografare in modo eccellente la Luna, i pianeti e molti oggetti dello spazio profondo, ricorda però che pur avendo il riduttore montato, faticherai a scattare delle fotografie a largo campo di qualità.
Può funzionare bene anche senza un autoguida, ma se vuoi tempi di esposizione più lunghi ti consiglio di acquistarla.
Ovviamente, l’Astrofotografia inizia soprattutto dalla montatura e per questo dovrai scegliere bene quella più adatta a questo fantastico telescopio professionale.
Quale Montatura prendere per lo SkyWatcher Pro 120ED?
La piastra a coda di rondine del Pro 120ED, ha un foro da ¼ 20 che in teoria ti dovrebbe permettere di montare il tubo ottico anche su un treppiede fotografico, il problema è che il telescopio (insieme a tutti gli altri accessori) è troppo pesante e scomodo per un “semplice” treppiede.
Perciò, se l’Astrofotografia è la tua passione, sarebbe molto meglio acquistare una pesante e solida montatura equatoriale tedesca computerizzata che sia compatibile anche con un autoguida, visto che oltre al tubo ottico devi considerare anche il peso di tutti gli altri accessori.
Come ti avevo detto prima, per iniziare a fare Astrofotografia non si deve partire dal telescopio astronomico, ma dalla montatura.
Una montatura come lo Skywatcher HEQ5 Pro

O una più pesante come lo Skywatcher EQ6-R Pro.

O come l’Atlas Pro, sono tutte alternative perfette e adatte al nostro miglior telescopio professionale rifrattore.

L’Atlas Pro è perfetta anche solo per osservare, ma se vuoi un’alternativa l’AVX va comunque bene sia per osservare e sia per fotografare (e rispetto all’Atlas spenderai la metà).
Se invece osservare è la tua unica priorità, una montatura altazimutale come l’Explore Scientific Twilight I è sicuramente l’opzione migliore, in quanto ti renderà più facile muovere il tuo telescopio astronomico nel cielo, inoltre, il Twilight è adatto anche per molti altri telescopi rendendolo quindi un acquisto più che intelligente.

Non ti consiglio il Vixen Porta II in quanto risente troppo delle vibrazioni, ma potresti comunque provare a “rinforzare” il treppiede. Anche una montatura equatoriale EQ3 o EQ4 andrà bene per l’osservazione, ma poi avresti inutili complicazioni nel settaggio e rendereresti il tutto ancora più pesante.
Verdetto Finale della Recensione dello SkyWatcher Pro 120 ED
Come ho detto prima, il Pro 120ED non è adatto per un principiante ma è perfetto per un astronomo esperto o professionale.
I suoi 120 mm di apertura e il suo rapporto focale di f/ 7.5 sono eccezionali, ed è molto probabile che lo utilizzerai per molti, molti anni senza mai annoiarti anche perchè con un telescopio del genere ne avrai di cose da fare.
Ha prestazioni simili a telescopi 3 volte più costosi e questo la dice lunga. Potrai vedere il cielo profondo, la Luna e i pianeti come non li hai mai visti prima e con i giusti accorgimenti può diventare anche ottimo per fotografare.
Voglio concludere la recensione dello Skywatcher Pro 120ED dicendo che grazie alla sua altissima qualità e alla sua versatilità, si è guadagnato senza problemi il titolo di “miglior telescopio professionale rifrattore del 2022”.
Insomma, se hai un budget molto generoso e vuoi uno dei telescopi migliori in circolazione, questo è sicuramente un telescopio che non ti deluderà.
- PRO
- CONTRO
- Eccellente Doppietta
- Lente APO di Eccezionale Qualità
- Estremamente Adatto per l'Astrofografia
RIFLETTORE
Celestron Omni XLT 150/750

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 150
- Lunghezza Focale (mm): 750
- Rapporto d’Apertura (f/): 5
- Potere di Risoluzione: 0,77
- Valore Limite (mag): 12,7
- Capacità di Raccolta della Luce: 460
- Max Ingrandimento Utile: 300
- Lunghezza del Tubo (mm): 673
- Peso del Tubo (Kg): 5,44
- Rivestimento: Starbright XLT
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 1,25
- Tecnica di Fabbricazione: CG-4
- Sistema di Controllo GoTo: NO
- Tipo di Montatura: Equatoriale
- Inseguimento: No
- Materiale: Acciaio
- Tipo: Treppiede
- Oculari 1,25″: 25mm
- Cercatore: 6×30
- Software: TheSky
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: SI
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Celestron Omni XLT 150
Prima di iniziare la recensione del Celestron Omni XLT 150 vorrei prima presentartelo.
L’Omni 150 è una versione moderna del classico newtoniano da 150 mm su montatura equatoriale, un caposaldo dell’astronomia amatoriale dagli anni 20″ agli anni 80″.
Ovviamente però, rispetto al classico degli anni passati, l’Omni XLT 150 ha una serie di modifiche e miglioramenti che lo rendono il nostro miglior telescopio professionale del 2022, riflettore.
A differenza dei vecchi Newtoniani da 150 mm, che di solito avevano un rapporto focale di f/8 a f/10, l’Omni XLT 150 invece ha un veloce e corto rapporto focale di f/5.
Questo fa si che abbia un campo visivo più largo e un ingrandimento più basso con lo stesso oculare, ma da parte tua questo richiede una collimazione molto più precisa.
Inoltre, avrai un pò di coma con un oculare da 50 mm a campo largo, anche se con un f/5 non è di certo necessario un correttore di coma per usare questo telescopio astornomico
L’ottica dell’Omni XLT 150 è di una qualità sorprendente, ma non otterrai le stesse prestazioni che ti può dare un newtoniano più lungo, in quanto lo specchio secondario è di dimensioni maggiori rispetto allo specchio primario, cosa che diminuisce il contrasto.
L’Omni 150 è collimabile (come dovrebbe essere ogni buon newtoniano) ma Celestron, insieme al telescopio, non ti fornirà nessuno strumento per la collimazione.
Se non vuoi acquistarne uno, fortunatamente, puoi facilmente crearti un tappo di collimazione con un contenitore per pellicole da 35 mm oppure puoi collimare su una stella
(Leggi la nostra guida per la collimazione per saperne di più)
L’Omni XLT 150 è dotato di un focheggiatore Crayford da 2″ di alta qualità e di un adattatore da 1,25″. Essendo completamente in metallo ed essendo dotato di un regolatore di tensione, è adeguato anche per gli oculari o le macchine fotografiche più pesanti.
Gli anelli tubolari dell’Omni XLT 150, che permettono di ruotare la posizione dell’oculare/cercatore e di bilanciare il telescopio, sono di metallo e sono avvitati ad una coda di rondine Vixen che ti permette di mettere il cannocchiale su quasi tutte le montature moderne disponibili.
Inoltre, se il telescopio viene motorizzato, grazie ad una manopola da 1/4 20 di uno degli anelli, potresti usare una fotocamera DSLR per scatti a largo campo.
Gli Accessori del Celestron Omni XLT 150
L’Omni XLT 150 viene fornito con un solo oculare, un Plossl da 25 mm (30x).
Ti sarà molto utile un buon oculare grandangolare da 2″ (mantieni la lunghezza focale sotto i 35 mm, altrimenti la pupilla d’uscita sarà troppo grande e perderai la luce) e di alcuni oculari da 1,25″ da 66° come questo della Omegon.

L’economico cercatore 6×30 dell’Omni, anche se funziona, non è molto comodo e le immagini sono piuttosto deboli. Raccomando di cambiarlo con un cercatore da 50 mm e/o di prendere un Rigel Quickfinder (un Telrad non avrebbe abbastanza spazio sul tubo ottico del telescopio.)
La Montatura del Celestron Omni XLT 150

La montatura dell’Omni XLT 150 è nota come Celestron CG-4 a volte chiamata Omni CG-4, per non confonderla con le vecchie ed economiche montature nere su treppiedi in alluminio estruso, che Celestron forniva insieme ad alcuni dei loro telescopi alla fine degli anni 90″ e all’inizio degli anni 2000.
Il CG-4 è fondamentalmente uguale ad un Advanced VX o ad un vecchio CG-5, ma completamente priva di tutta l’elettronica, con un’asta di contrappeso più corta e un treppiede leggermente più piccolo (gambe in acciaio da 44 mm invece di 50 mm).
Inoltre, visto che l’elettronica è (tipicamente) la parte più economica di una moderna montatura equatoriale, ciò che rimane è una montatura di altissima qualità che anche vent’anni fa avrebbe avuto un prezzo pari a quello dell’intero pacchetto Omni XLT 150.
Il CG-4 può essere modificato per avere un motore a doppio asse, essenziale per l’Astrofotografia. L’azionamento a doppio asse ti consente inoltre di ruotare il telescopio in entrambe le direzioni, ascensione o in declinazione, semplicemente premendo un pulsante, il che è comodo per centrare i tuoi obiettivi senza dover muovere il cannocchiale.
È possibile modificarlo anche con un telescopio polare per un preciso allineamento polare, un altro requisito fondamentale per l’Astrofotografia.
Come ultima cosa, stranamente, il CG-4 è dotato di manopole di controllo a rallentatore invece di cavi flessibili.
Io personalmente non ho nessuna preferenza a riguardo, ma se li preferisci alle manopole è possibile acquistare i cavi anche per pochissimo.
Cosa puoi Osservare con il Celestron Omni XLT 150
Il rapido rapporto focale dell’Omni XLT 150 e quindi l’ampio campo visivo lo rendono particolarmente adatto come telescopio “rich-field view” per scorazzare la Via Lattea e osservare grandi ammassi stellari.
Sotto un cielo buio e limpido, con l’Omni XLT 150 potrai osservare anche molte nebulose scure nella Via Lattea estiva.
Il design della montatura equatoriale tedesca (GEM) rende un po’ scomodo e strano scorazzare con l’Omni XLT 150, ma dopo un pò ti ci abituerai.
All’interno del sistema solare potrai osservare:
- La Luna, con crateri fino a circa 3 km di dimensioni, innumerevoli creste, faglie, valli, montagne, ecc.
- Le fasi di Mercurio e Venere
- La calotta di ghiaccio di Marte e alcuni albedo.
- Le bande di Giove, la Grande macchia rossa, le sue lune e i transiti d’ombra
- Le bande di Saturno, gli anelli, la divisione Cassini, una mezza dozzina delle sue lune
- Urano come un puntino turchese
- Nettuno come un puntino grigio/azzurro e lievemente anche il suo satellite Tritone
Al di fuori del sistema solare invece:
- Circa 50 ammassi globulari, che vanno dal brillante M13 a quelli più deboli che farai fatica a vedere
- Circa 20 galassie con ottimi dettagli, in totale però, con l’Omni 150 saranno visibili da qualche centinaio a qualche migliaio di galassie, a seconda delle condizioni del cielo.
- Centinaia di ammassi aperti
- Decine di nebulose planetarie, alcune delle quali ti mostreranno anche qualche accenno di colore
- Da circa 10 a 20 nebulose a emissione come Orione, la Laguna, il Cigno e laTrifide
- Migliaia e migliaia di stelle doppie
Inutile dire che con i 150 mm di apertura del Celestron Omni XLT 150, la sua ottima ottica e un ampio campo visivo a bassa potenza, passerà molto, moltissimo tempo prima che tu finisca gli obiettivi da osservare .
Il Celestron OMni XLT 150 va bene per l'Astrofotografia?
Con L’Omni XLT 150 e un CCD in stile webcam sarai in grado di scattare immagini lunari e planetarie di buona qualità, ma avrai bisogno di un ottimo Barlow 5x(costoso e di nessuna utilità per il lavoro visivo) per aumentare abbastanza la scala dell’immagine e, naturalmente anche di un motore per l’inseguimento automatico.

Il rapido rapporto focale dell’Omni 150 e la sua robusta montatura CG-4 in teoria, ti dovrebbero permettere, con una DSLR e un motore, di scattare anche immagini del cielo profondo ma purtroppo avrai dei limiti ben precisi.
Senza autoguida, sarai limitato a tempi di esposizione relativamente brevi (30 secondi o meno) e dovrai anche buttar via alcuni fotogrammi.
È vero che potresti acquistare un controllore manuale che consente l’autoguida, ma quest’ultima e il telescopio guida sono molto costosi e il peso totale dell’intero settaggio sarà troppo da sopportare per la montatura.
Verdetto Finale della Recensione del Celestron Omni XLT 150
Apparte il cercatore e la mancanza di uno strumento per la collimazione, hai notato che non ho menzionato altri difetti nella recensione del Celestron Omni XLT 150?
Questo perchè, da fantastico riflettore newtoniano che è, è ottimo in tutti i campi senza però eccellere in nessuno e con la sua robusta montatura CG-4, l’apertura non da poco da 150 mm, un ampio campo visivo e la possibilità di poter fare Astrofotografia mi è molto, molto, molto difficile non raccomandare il Celestron Omni XLT 150.
Ripeto, l’unico difetto è la mancanza di accessori migliori, tutto il resto non è di certo straordinario ma è comunque molto buono.
Pur essendo nella fascia dei “migliori telescopi professionali”, questo telescopio sarebbe adatto anche per un principiante e unita alla sua (immensa) versatilità si è guadagnato senza discussioni il titolo di “miglior telescopio professionale riflettore”.
Ti assicuro che ti ci vorranno anni prima di annoiarti con il Celestron Omni XLT 150.
- PRO
- CONTRO
- Altamente Versatile
- Montatura Ottima
- Adatto per Qualunque Livello di Esperienza
- Accessori non così Buoni
DOBSONIANO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Newton
- Apertura (mm): 356
- Lunghezza Focale (mm): 1650
- Rapporto d’Apertura (f/): 4,6
- Potere di Risoluzione: 0,32
- Valore Limite (mag): 14,6
- Capacità di Raccolta della Luce: 2590
- Max Ingrandimento Utile: 712
- Struttura del Tubo: Tubo a Traliccio
- Tecnica Di Fabbricazione: Crayford
- Connessione (lato oculare): 2
- Demoltiplicazione: Movimento Micrometrico 1:10
- Sistema di Controllo GoTo: PushTo
- Tipo di Montatura: Dobson
- Tecnica di Fabbricazione: Dobson
- Encoder: SI
- Inseguimento: NO
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Non Consigliato
- Sole: NO
- Oculari 1,25″: SPL 10mm
- Oculari 2″: DV 35 mm
- Cercatore: 9×50
Recensione dell'Orion SkyQuest XX14i Intelliscope
La gamma XX di Orion, offre telescopi Dobson Truss, sia IntelliScope e GoTo ad un prezzo veramente vantaggioso.
Il miglior telescopio professionale dobson del 2022 è proprio un telescopio di questa gamma, detto questo partiamo subito con la recensione dell’Orion SkyQuest XX14i Intelliscope.
L’XX14i è il più grande fra le due versioni IntelliScope e con un costo di 2.400€ è anche il terzo modello più economico dell’intera gamma XX, una cosa eccellente visto che stiamo parlando di 356 mm di apertura.
Se tu avessi lo specchio da 356 mm di quest’Orion nel tuo cortile, potresti osservare oggetti fino alla magnitudine 15.5, avresti senza problemi il pianeta (nano) Plutone alla tua portata!
Ti stai chiedendo: cosa differenzia così tanto un 356 mm da un 305 mm? La capacità di raccolta della luce.
Pensa che fra questi 2 la differenza è di ben 36% di luce in più! Rispetto ad un cannocchiale da 254 mm invece? Il 96%!
Questo vuol dire che può mettere (molto bene) a fuoco gli oggetti fino a riuscirne addirittura a vedere anche i più piccoli particolari.
Questa è proprio una bestia progettata per l’osservazione del cielo profondo.
Il “tubo ottico” dell’XX14i è composto da due parti in acciaio collegate grazie a 8 travi in alluminio.
Teoricamente, questo ti consente di inserire l’intero telescopio in una piccola auto (A differenza di altri telescopi con la stessa apertura, ma che hanno una struttura rigida non divisibile grande quanto uno scaldabagno).
L’XX14i, una volta smontato, si dividerà in tre parti:
- Il tubo inferiore: lungo 56 cm, largo 42 cm e pesante 25 Kg
- Il tubo superiore: lungo 21 cm, largo sempre 42 cm ma pesante circa 4 Kg.
- Le 8 travi divise in 4 coppie: lunghe 81 cm l’una e pesanti circa 3 Kg
E se ora stai pensando che Il processo di assemblaggio sia complicato ti sbagli, perchè in realtà è piuttosto semplice e non avrai nemmeno bisogno di strumenti per riuscirci.
L’intero processo dura solamente pochi minuti, ovviamente, la prima volta ci metterai un pò di più perchè dovrai montare proprio tutto, ma poi sarà tutto molto più semplice.
Lo svantaggio principale di usare un Truss, ovvero un telescopio a traliccio, è che la luce diffusa può brillare nel tubo molto più facilmente causando abbagliamento e perdita di contrasto.
Pur essendo un difetto la soluzione è piuttosto semplice perchè ti basta acquistare un paraluce (una sorta di calzino gigante nero che si adatta alle travi), Orion vende un paraluce apposito per l’XX14i ma potresti sempre comprarlo da altri produttori o cucirne uno in Lycra, insomma, l’importante è che impedisca alla luce di passare nel campo ottico.

La qualità ottica della serie XX è straordinaria, raramente troverai qualcuno lamentarsi di un telescopio di questa gamma e, l’XX14i ti regalerà meravigliose osservazioni lunari, planetarie e anche del cielo profondo
Ti avviso, comincia da ora ad abituarti agli sguardi d’invidia che subirai quando riuscirai ad osservare senza particolari problemi anche gli oggetti dell’NGC (New General Catalogue).
Lo specchio primario si trova su una cella flottante in allluminio a 18 punti con una ventola di raffreddamento sul retro.
Il focheggiatore di ogni telescopio astronomico della gamma XX, è del modello Crayford da 2″ a doppia velocità della Orion. Funziona molto bene, quasi come focheggiatore più costoso come un Moonlite o un Feather Touch e, dubito che avrai mai il bisogno di doverlo sostitutire (a meno che tu non voglia proprio il meglio del meglio)
Come per gran parte dei telescopi, anche questo, con i giusti accorgimenti è possibile Astrofotografare.
Tuttavia, l’Astrofotografia sarà molto, molto più semplice e professionale utilizzando la variante motorizzata, l’XX14g , ma valuta bene se il peso assurdo da 71.6 Kg non sia un problema per te, perchè il GoTo è un bel pò di peso in più rispetto ai 52 Kg dell’XX14i e trasportarlo sarebbbe ancora più complicato e faticoso (come se non lo fosse già)
Gli Accessori dell'Orion SkyQuest XX14i Intelliscope
L’Orion SkyQuest XX14i e l’XX12i sono entrambi dotati di un cercatore 9×50 che funziona anche piuttosto bene, ma non ti servirà molto grazie all’IntelliScope.
Anche solo un cercatore a punto rosso, come un Telrad, andrà altrettanto bene.

Gli oculari inclusi sono di alta qualità ma non sono così compatibili con l’XX14i.
Il 35 mm DeepView è un buon oculare sia chiaro, ma è più adatto per lunghezze focale più “lente” come f/7, infatti performa piuttosto male col veloce rapporto focale del’XX14i di f/4.6, l’ingrandimento è troppo basso (42x) per servirti a qualcosa, perchè la pupilla d’uscita di 7 mm è così grande che molti astronomi riscontrano una perdita di luminosità nell’immagine e l’ombra dello specchio secondario sarà visibile al centro del campo visivo.
Il Plossl 10mm (150x) è accettabile, ma probabilmente vorrai qualcosa di meglio.
Questa nostra guida all’acquisto ai migliori oculari, ti darà un’ampia scelta di oculari di alta qualità che potresti voler prendere in considerazione, personalmente, per l’XX14i acquisterei un oculare della gamma Meade 5000 UWA.
La Montatura dell'Orion SkyQuest XX14i Intelliscope
La montatura dell’XX14i è realizzata in pannelli di truciolato, tipico dei dobsoniani cinesi. Si assembla con delle viti in dotazione e una chiave esagonale e questo ti richiederà solo pochi minuti.
Probabilmente lo dovrai fare spesso, perchè la montatura è molto larga e alta e, per questo è abbastanza difficile farla entrare nella maggior parte dei veicoli senza graffiarne accidentalmente gli interni.
Questo è un grosso inconveniente da affrontare soprattutto se dovrai trasportarlo spesso perchè smontandolo e ri-montandolo, ogni volta rischi di scheggiarlo o di esporre il pannello di truciolato (che si deforma e marcisce facilmente) ai danni dell’umidità.
Stranamente, a differenza dei loro telescopi XT più piccoli, che utilizzano un cuscinetto di melamina (o qualsiasi altra cosa per coprire la montatura) direttamente su un cuscinetto in teflon a basso costo, i telescopi XX14i e i più piccoli XX12i usano della vera Ebony Star su cuscinetti in teflon grossi e spessi per avere movimenti più fluidi possibile.
Non sono sicuro di come la Orion abbia ancora una scorta di Ebony Star visto che ormai è fuori produzione, ma alla fine che ci importa visto che funziona alla grande.
Il tubo ottico si fissa alla montatura con due manopole che regolano anche la tensione/attrito sull’asse di assetto.
Anche se non è proprio l’ideale ed è più scomodo rispetto al sistema di tensionamento a molla dei normali telescopi XT, questo sistema è molto più facile da installare per gli encoder dell’IntelliScope.
Il sistema Orion IntelliScope è estremamente semplice da usare, anche se ovviamente l’IntelliScope non va da solo verso l’obiettivo, ti guida rapidamente e facilmente verso l’oggetto che hai messo nell’encoder dopo un allineamento iniziale a stella, grazie a due freccie (altitudine e azimut) che appariranno nel monitor.
Però, non devi per forza usarlo, perchè l’XX14i funziona benissimo manualmente anche senza l’IntelliScope.
Tutti i telescopi della gamma XX hanno un database con almeno 14.000 oggetti (una cosa insolita per un Dobson).
L’XX14i ne ha proprio 14.000 ma probabilmente non riuscirai mai a vederli proprio tutti, questo database comprende:
- 840 NGC (New Catalogue Object)
- 5.386 IC (Index Catalogue)
- 110 Oggetti del catalogo di Messier
- 837 fra stelle singole, doppie, multiple e variabili
- 99 oggetti scelti da Te
- 8 Pianeti
Verdetto Finale della Recensione dell'Orion SkyQuest XX14i
Leggendo questa guida avrai capito quanto amo i telescopi Dobson, sarebbe difficile non amarli visto il loro ottimo rapporto qualità/prezzo e apertura/prezzo.
L’XX14i a nostro parere è l’apoteosi del telescopio dobson e infatti l’abbiamo scelto come miglior telescopio professionale dobson.
Un vero gigante che starà al tuo fianco per tutta la vita!
Lo consigliamo vivamente per chi è già esperto o per chi vuole fare dell’Astronomia la sua professione.
Tuttavia, tieni a mente che per trasportare questo gigante dovrai faticare molto e sicuramente oltre al costo del telescopio dovrai considerare anche le spese per qualche oculare in più.
Apparte questi “piccoli” dettagi, questo telescopio astronomico è un vero e proprio fuoriclasse per l’osservazione dei pianeti, della Luna e del cielo profondo.
Se hai le tasche profonde e un amore ancora più profondo per lo spazio, allora questo enorme e motorizzato Orion Dobson è proprio il telescopio dei tuoi sogni.
Detto questo, concludiamo la recensione dell’Orion SkyQuest XX14i Intelliscope.
- PRO
- CONTRO
- Immensa Apertura da 356mm
- Insolito Database di 14000 oggeti per un Dobson
- Eccellente per Osservare lo Spazio Profondo
- Veramente Pesante
- Servirà un Gradino a chi è più Basso di 160cm quando Punta verso lo Zenit
CATADIOTTRICO

SPECIFICHE:
- Tipo: Riflettore
- Tecnica di Fabbricazione: Schmidt-Cassegrain
- Apertura (mm): 203
- Lunghezza Focale (mm): 2032
- Rapporto d’Apertura (f/): 10
- Potere di Risoluzione: 0,57
- Valore Limite (mag): 13,3
- Capacità di Raccolta della Luce: 840
- Max Ingrandimento Utile: 400
- Struttura del Tubo: Tubo Completo
- Lunghezza del Tubo (mm): 430
- Rivestimento: Starbright XLT
- Peso del Tubo: Alluminio
- Ostruzione dello Specchio Secondario: 31,3
- Sistema di Controllo GoTo: SI
- Tipo di Montatura: Altazimutale
- Modalità di Allineamento: SkyAlign
- Database: 38181
- Interfacce: Aux, RS232
- Modalità di Allineamento: SkyAlign
- Modalità d’Inseguimento: Azimutale, Equatoriale Nord-Sud
- Velocità d’Inseguimento: Siderale, Solare e Lunare
- SOFTWARE: Nexstar +
- Lingua: Tedesco, Inglese, Francese, Spagnolo, Italiano, Russo
- Materiale: Acciaio
- Peso (Kg): 4,1
- Oculari 1,25″: 25mm
- Cercatore: Cercatore a Punto Rosso
- Ottica Girevole: Specchio Diagonale 1,25″-45°
- Luna e Pianeti: SI
- Nebulose e Galassie: SI
- Astrofotografia: Con Adattatore
- Sole: NO (A meno che tu non abbia un filtro solare appropriato)
Recensione del Celestron NexStar 8SE
Alcuni telescopi non solo hanno battuto il tempo e la “vecchiaia” ma sono anche diventati delle vere e proprie icone nel mondo dell’Astronomia amatoriale.
Il Celestron C8 Schmidt-Cassegrain è uno di questi telescopi.
È stato introdotto per la prima volta nel 1970 (anche se in realtà nel 65’ erano già stati prodotti dei modelli C8 di colore blu e bianco, solo che avevano un rapporto focale di f/12 e f/17 e al giorno d’oggi sono rarissimi) e, racchiudeva un’apertura di buone dimensioni in un tubo corto e compatto dal colore (iconico) arancione.
Nel 1984, Celestron cambiò il colore del tubo ottico in nero. Nel corso degli anni 90’ sono stati apportati ulteriori miglioramenti e poi nel 2006 il caratteristico colore arancione è stato reintrodotto con la serie NexStar.

Oggi, Celestron offre una vasta gamma di montature e telescopi, compresa la famosissima gamma NexStar, un ottimo “ponte” fra il vecchio e il nuovo design.
Il miglior telescopio professionale catadiottrico del 2022 è un NexStar, il più grande e anche il più costoso, basta con le introduzioni, è il momento di iniziare la recensione del Celestron NexStar 8SE.
Il NexStar 8SE è uno Schmidt-Cassegrain da 203 mm, una lunghezza focale di 2.032 mm e con un rapporto focale di f/10.
Nonostante le dimensioni, il tubo ottico arancione pesa solo 11 Kg ed è lungo giusto 432 mm e ora è ricoperto dal rivestimento Celestron StarBright XLT.
Apparte questo moderno rivestimento, il C8 dopo 40 anni è più o meno sempre lo stesso telescopio astronomico.
I telescopi 8SE sono eccellenti dal punto di vista ottico, anche se, come con qualsiasi Schmidt-Cassegrain la collimazione può essere piuttosto noiosa da fare:
Devi puntare il telescopio verso una stella (o un equivalente artificiale), togliere la messa a fuoco e poi regolare le tre piccole viti sullo specchio secondario fino a quando tutto è allineato.
Il NexStar 8SE ha una lunga barra a coda di rondine Vixen sul lato del tubo ottico, è carina ma in realtà è soltanto per apparenza, visto che il telescopio sarà in equilibrio solo con la coda di rondine posizionata in una delle due estremità.
È interessante notare che quando usi la montatura di serie, la manopola di messa a fuoco dell’8SE si trova sul lato inferiore del tubo.
Penso che sia dovuto al fatto che a Celestron sarebbe costato un bel po’ di soldi preoccuparsi di ruotare la coda di rondine di 90 gradi per un singolo modello, quindi hanno semplicemente scelto di farla realizzare sulla stessa linea di produzione dei loro telescopi equatoriali, che hanno la coda di rondine sul fondo del tubo e l’oculare a 90 gradi di distanza sul lato destro.
Il focheggiatore dell’8SE causa un certo spostamento dell’immagine (poichè l’oscillazione dello specchio primario sull’asta fa oscillare il campo visivo durante la messa a fuoco), ma non è niente di troppo grave.
Come con tutti gli Schmidt-Cassegrain, al retro del tubo ottico dell’8SE puoi collegare una grande varietà di accessori com un riduttore focale, una diagonale a stella da 2 pollici (25 mm), un adattatore DSLR a T e molti altri.
Gli Accessori del Celestron NexStar 8SE
L’unico oculare fornito con il NexStar 8SE è l’E-Lux di Celestron, in pratica un Plossl da 25 mm, funziona bene a bassa potenza, ma in futuro ti consiglierei un oculare grandangolare da 2 pollici e vari oculari da 1,25 pollici per ingradimenti più alti.

Invece la diagonale da 1,25″ – 45° è un prisma di altissima qualità.
Il cercatore del NexStar 8SE è un comune e semplice cercatore a punto rosso, che basta e avanza per allineare il sistema GoTo, anche perchè una volta completato l’allineamento non avrai più bisogno di un cercatore.
La Montatura del Celestron 8SE
La montatura del NexStar 8SE è la stessa montatura del fratellino NexStar 6SE.
Anche se è molto compatibile con il tubo ottico del C8, non è proprio l’ideale per sostenerne il peso e ad alti ingrandimenti può diventare tremolante, soprattutto se lo usi con accessori pesanti o con le gambe del treppiede allungate.
Questo potrebbe essere un problema, perchè rischi di mettere fuori-allineamento il telescopio astronomico se non stai attento.
Ma i cuscinetti antivibrazioni della Celestron, anche se leggermente scomodi, assorbiranno la maggior parte delle vibrazioni, risolvendo quasi totalmente il problema.
La montatura dell’8SE ha bisogno di 8 batterie AA, ma ti straconsiglio di usarle solo come piano B, in questo modo, se per qualunque motivo l’alimentazione esterna viene a mancare, non dovrai riavviare e riallineare il telescopio.
Parlando di alimentazione esterna, acquista un alimentatore portatile da 12 volt DC e un cavo di alimentazione (Alimentatori come il PowerTank di Celestron, destinato specificamente all’uso astronomico).

Il controller manuale dell’8SE ha un database di circa 40.000 oggetti.
È vero che l’apertura da 203 mm ti può mostrare un’impressionante quantità di oggetti del cielo profondo e stelle doppie, ma la maggior parte di questi 40.000 oggetti nel database NexStar, semplicemente, non sono così interessanti.
La montatura 8SE ha una sella in stile Vixen e quindi in teoria può essere usato con molti altri tubi ottici, ma in pratica, a meno che non sia uno Schmidt-Cassegrain o uno Maksutov-Cassegrain di dimensioni simili o meno all’8SE, la vedo molto dura.
Cosa puoi Osservare con il Celestron NexStar 8SE
Una volta che avrai montato tutto, allineato e collimato l’apertura da 203 mm dell’8SE avrà moltissimo da offrirti.
Nel sistema solare, avrai alla tua portata:
- Le fasi di Mercurio e Venere
- Le creste della Luna, le faglie, le valli, le montagne, le pianure, i crateri e altro ancora (qualsiasi cosa più grande di un miglio è visibile a patto che le condizioni atmosferiche e la collimazione siano ottimali)
- L’ombra dell’albedo di Marte, la calotta di ghiaccio e le tempeste di polvere
- Le bande di Giove, la conformazione delle sue nubi, la Grande Macchia Rossa e anche le sue lune (come minuscoli dischi colorati).
- Gli anelli di Saturno e le varie divisioni in quest’utimi, le sue nubi e 6 dei suoi satelliti.
- Urano come un piccolo disco turchese e con le giuste condizioni anche una o due delle sue lune
- Nettuno e la sua luna Tritone.
Al di fuori del sistema solare, potrai completare l’intero catalogo Messier con un buon cielo sopra di te e, con un po’ più di impegno, anche il catalogo Herschel 400.
In poche parole, migliaia di galassie, di ammassi stellari e centinaia di nebulose saranno facilmente alla tua mercè con il sistema GoTo del miglior telescopio professionale catadiottrico.
Il Celestron NexStar 8SE va bene per l'Astrofotografia?
L’Astrofotografia lunare e planetaria con Il NexStar 8SE, usando una fotocamera CCD o una DSLR, saranno fenomenali.
Per entrambi però avrai bisogno di un Barlow 2x o 3x e per il primo avrai bisogno anche di un adattatore a T.
Oltre questo, ti basterà registrare un video di un paio di minuti e poi elaborarlo con dei programmi gratuiti come Registax o AutoStakkkert.
Usando il riduttore Celestron da 0.63x e mantenendo i tempi di esposizione a meno di 20 o 30 secondi, potrai fotografare anche oggetti del cielo profondo come la Nebulosa di Orione e la Galassia di Andromeda.

Con tempi di esposizioni più lunghi di questi, rischi che la rotazione di campo e le piccole imprecisioni dell’inseguimento offuschino le tue immagini.
Potresti acquistare un’HyperStar Starizona così da fare esposizioni più lunghe (oltre ad ottenere anche un campo più ampio e maggiori dettagli con lo stesso tempo di esposizione), ma per un’astrofotografo principiante, un rifrattore apocromatico su una montatura equatoriale è probabilmente una scelta migliore rispetto all’8SE con HyperStar.
Verdetto Finale della Recensione del Celestron NexStar 8SE
Voglio concludere la recensione del Celestron NexStar 8SE inziando col dire che è un telescopio potente, intuitivo e di eccellente qualità, ideale sia per astronomi in erba sia per gli astronomi più esperti che cercano uno strumento affidabile, divertente e duraturo.
Può essere noioso allinearlo, ma la sua versatilità e i panorami che ti offrirà non ti deluderanno mai.
Fin da subito sarai sorpreso di quanto saranno chiare e nitide le tue osservazioni, perchè la qualità dell’ottica dell’8SE è davvero notevole.
Se il tuo telescopio precedente aveva un’apertura di 150 mm, noterai davvero una netta differenza, visto che con 203 mm raccoglierai il 77% di luce in più.
In pratica migliaia di corpi celesti si aggiungeranno al tuo raggio d’azione.
È vero, il Celestron NexStar 8SE non è economico e quasi sicuramente vorrai e/o dovrai acquistare ulteriori accessori in più, ma alla fine ottieni ciò per cui paghi, giusto?
Sicuramente è molto costoso, ma non dovresti vederla come una spesa, ma come un investimento destinato a durare per anni e anni, perchè è questo il livello di qualità che ti puoi aspettare da un’azienda storica come Celestron, ed è per questo che il loro NexStar 8SE è stato scelto come “miglior telescopio professionale catadiottrico” del 2022.
- PRO
- CONTRO
- Ottica Eccellente
- Facile da Montare e da Usare
- Ottimo Rapporto Qualità/Prezzo
- Avrai Bisogno di un Alimentatore Esterno
IN CONCLUSIONE
Hai Trovato il Miglior Telescopio Astronomico per Te?
Spero vivamente che dopo questa guida da più di 20.000 parole e 16 telescopi astronomici, tu sia riuscito a trovare ciò che cerchi…se non fosse così, non ti preoccupare, perché abbiamo scritto molte altre guide, sono sicuro che fra queste troverai ciò che fa esattamente per te:
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